I posti letto ogni mille abitanti si sono più che dimezzati in circa vent’anni. Appare chiaro che nell’economia debba nuovamente ritornare un dibattito di tipo etico, che risponda anche alla domanda: è giusto ciò che stiamo facendo? I posti letto pubblici e privati in Italia nel periodo intercorrente dall’anno 2000 all’anno 2018, quindi ante Covid, risultano crollare da circa 300 mila a circa 210 mila. Sono elaborazioni tratte su dati del Ministero della Salute.
Io sono stato forse l’unico commentatore italiano che non ha voluto entrare nel dibattito del Covid, per una ragione: non sono né un virologo né un costituzionalista. Abbondano esperti di quelle materie anche in persone che non sanno nemmeno che cosa siano quelle materie. Invece facendo il finanzialista posso dire che non si deve intendere lo Stato come un’azienda. Questo è un limite proprio psicologico, mentale che è forse il peggiore peccato del neoliberismo. Ritenere che tutto lo Stato sia un’azienda e un non-senso giuridico, ma prima di tutto è una falsità.
Io dico che non si deve parlare di aziende ospedaliere, ma di ospedali. Anche le parole hanno un significato. È proprio un errore concettuale gravissimo quello di ritenere che tutto debba essere considerato solo nella dimensione del dare e dell’avere.
Non dobbiamo considerare tutto lo Stato come un’azienda perché un’azienda non è democratica. Forse questo è il motivo per cui si vuole considerare lo Stato un’azienda.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi
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