Eurodeputata interrotta mentre parla dei conflitti d’interesse von der Leyen-Pfizer ▷ “È corrotta!”

È già abbastanza grave che la Presidente della Commissione Europea sia corrotta.
Ma un parlamento che copre questa corruzione è altrettanto corrotto
“.
A scatenare il caos in una delle ultime plenarie del Parlamento europeo è stata Christine Anderson, membro del Gruppo Identità e Democrazia. Il Parlamento il 10 aprile si riunisce a Bruxelles, e non a Strasburgo come succede di norma. Tra le tematiche del giorno ne sorge una molto controversa. Forse troppo, visto che l’intervento finirà con lo spegnimento del microfono ordinato dalla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. La denuncia della parlamentare tedesca fa riemergere infatti lo Pfizergate, l’inchiesta sui negoziati per i vaccini tra la Presidente von der Leyen e Pfizer. Un massiccio approvvigionamento che avrebbe trovato importanti sviluppi in SMS tra von der Leyen e Albert Bourla, capo dell’azienda farmaceutica.

Ha negoziato con il CEO di Pfizer – esclama Anderson – tramite SMS un contratto del valore di 35 miliardi di euro. E von der Leyen sorride persino al rimprovero della Corte dei Conti europea con un’arrogante alzata di spalle. Noi dobbiamo mostrarle il cartellino rosso, visto che la Procura europea la sta indagando per corruzione“. A questo punto il microfono viene spento e Metsola indice il voto della mozione presentata da Anderson.
Il voto dura relativamente poco e la mozione viene respinta.
Subito dopo è indetta anche una pausa, così i parlamentari si preparano a uscire.
La deputata tedesca ha commentato così sui social.