Calciomercato: facciamo chiarezza su agenti e commissioni ▷ D’Atri: “Per legge non si può mettere un tetto”

Le tematiche legate a commissioni, rapporti con agenti, regolamentazioni, percentuali da corrispondere, tengono banco in questa estate di calciomercato. Il tutto è stato amplificato dalla trattativa per Zirkzee, visto che chi lo rappresenta chiede commissioni molto alte. La trattativa tra il Milan e gli agenti del calciatore olandese pone alcuni temi che sono stati chiariti in diretta dall’Avvocato Antonio D’Atri: “Abbiamo già una serie di pronunce sulla tematica. Un tetto alle commissioni può essere imposto da un’associazione che ha natura privatistica anziché lasciare demandare alle parti la libera negoziazione? Ad oggi non è possibile, stando alle pronunce, in particolare del Tribunale di Dortmund proprio sotto questo profilo, e dunque un tetto ad oggi non può essere imposto. L’assetto legislativo e della normativa secondaria in Italia oggi è all’avanguardia in Europa”.

Sempre il procuratore fa gli interessi del calciatore?

“Il presupposto è il conferimento espresso del contratto di mandato sportivo da parte della società nei riguardi dell’agente sportivo. Ovviamente nel momento in cui l’agente già assiste il calciatore, e quindi si opera in conflitto interessi, dovrà avere anche l’avallo, quindi dovrà essere consentito da parte del calciatore stesso. Il contratto di mandato sportivo sostanzialmente è conferibile solamente nei riguardi dell’agente regolarmente iscritto allo registro nazionale.

Per verificare, insomma, l’ispezione allo registro nazionale è molto agevole. In questo caso ovviamente dovrebbe fare l’interesse del calciatore in prima battuta, nel caso invece che abbia solamente un conferimento di un incarico da parte della società cercherà di mediare tra le parti”.