Semplici: «Vittoria emozionante. La Roma è la più forte dopo la Juve»

 

A Il calcio è servito di oggi era in collegamento il mister Leonardo Semplici, artefice della vittoria della Spal contro la Roma. Erano 53 anni che la Spal non vinceva fuori casa con due punti di scarto (e questo ha provocato vittorie consistenti anche dal punto di vista delle scommesse), per cui la prima domanda posta all’allenatore è stata questa: «Ha dormito serenamente, mister?». «Abbastanza, dopo una bella vittoria così», ha risposto Semplici. «Battere la Roma all’Olimpico, una squadra di grande valore sia a livello italiano che europeo, è stata una grande emozione. Ci rende felici, ci dà autostima per quello che rimane il nostro obiettivo».

Continua Franco Melli, con un paio di domande: «In che misura ha contribuito la crisi della Roma alla vittoria della Spal, ammesso che sia possibile capirlo? E poi, Lazzari sarà un problema tenerlo? Secondo me in quel ruolo lì era il miglior giocatore del campionato».

Semplici: «Parto dall’ultima domanda: Lazzari sicuramente è un ragazzo che si sta guadagnando l’attenzione a livello italiano ed europeo. È cresciuto anno dopo anno; è un professionista esemplare e sono convinto che l’anno prossimo spiccherà il volo anche in squadre più importanti della Spal. Per quanto riguarda la Roma non lo so, io spero che i meriti se li prenda la Spal, li abbiamo messi in difficoltà in alcune circostanze. Vedendo le ultime partite non è la Roma dell’anno passato, del finale di stagione. Capacità, valore tecnico, fisico ce le ha: sicuramente è una battuta d’arresto che servirà alla crescita della stessa Roma».

Continua il dialogo a più voci Roberto Renga: «Ho visto un’ottima Spal già contro l’Inter, ieri è stata la conferma di quella Spal e la cosa mi ha sorpreso, perché ero abituato a vederla giocare bene in casa piuttosto che fuori. Devo dire che ho visto di nuovo improvvisamente una grande solidità difensiva. Ecco, quello che volevo chiedere è: come mai la scelta del doppio centravanti e dell’ala contro una squadra che in casa di solito maramaldeggia e che in teoria avrebbe dovuto vincere largamente».

Semplici: «Direi che ci sono state varie scelte ieri, perché qualcuno era rientrato stanco dalla Nazionale, Felipe era in squalifica… e poi volevo vedere la crescita degli altri che fino ad oggi non erano cresciuti. Sicuramente a livello di prestazione avevamo fatto molto meglio con l’Inter, però il risultato era stato bugiardo. Siamo venuti a Roma, cercando di creare dei presupposti per mettere in difficoltà questo forte avversario, alla fine ci siamo riusciti, in alcuni frangenti. Nell’ultimo quarto d’ora eravamo rimasti in 10: è stata una grande vittoria».

Cogliendo la palla al balzo i conduttori gli domandano come abbia preso l’espulsione di Milinkovic Savic. Semplici, interrogato sulla questione, risponde così: «Devo dire che dalla panchina mi è sembrata un po’ frettolosa, perché c’era un altro pallone in campo e lui magari, essendo grande di costituzione, quella palla l’ha buttata a 50 metri invece che a 5; è sembrato un gesto di stizza. Credo che l’arbitro l’abbia interpretata invece come se volesse perdere tempo».

Interviene Guido D’Ubaldo sui progetti futuri dell’allenatore: «Dopo la promozione e la permanenza in Serie A l’anno scorso, il prossimo step qual è? Alla luce di questo inizio di campionato hai pensato se forse è arrivato il momento di avere un altro obiettivo? Di guidare una squadra con altre motivazioni, con altre ambizioni?»

Semplici: «Sicuramente quello che ho fatto me lo son guadagnato a suon di promozioni, dall’eccellenza fino alla Serie A. Qualche anno fa non avrei mai pensato di essere qui a parlare con voi e di vincere una partita contro la Roma all’Olimpico. Di certo ho l’ambizione di andare a migliorare, però sono concentrato su quello che è il presente, e sono anche riconoscente alla Spal che mi ha permesso di mettere in campo le mie idee».

Gianluca Lengua si concentra sulle impressioni che il mister ha avuto sulla Roma: «Lei ha avuto l’opportunità di vedere la Roma da bordo campo, vorrei sapere se lei ha notato questo nervosismo nei giocatori. Delle voci di corridoio dicono che non abbiano messo la giusta intensità perché tornati dalla Nazionale hanno sottovalutato la Spal. Lei ha notato tutto questo?»

Semplici: «Direi di no; la partenza della Roma è stata molto positiva, ci hanno creato diverse difficoltà. Poi noi siamo passati dal 3-5-2 al 4-4-2 e abbiamo messo la parità numerica nelle fasce, dove ci stavano mettendo in difficoltà e abbiamo così limitato non solo nella fase difensiva ma anche cercando di palleggiare da dietro. Magari andando avanti non riusciva a sfondare e si è un po’ disunita. Ma la vedo da fuori, e credo che la Roma sia in buone mani e abbia un ottimo allenatore».

Alla domanda se Petagna si sarebbe mangiato «quei goal che ieri si è mangiato Dzeko?», un Djeko che è «la Roma, l’anima della Roma, ma è impresentabile in questo periodo», Semplici risponde così: «Può essere che in questo momento non sia al top, ma domenica scorsa a Empoli aveva fatto un gran goal. Può capitare: secondo me Dzeko è uno degli attaccanti può forti a livello europeo e non solo. Mi ricordo il Dzeko del primo anno in Italia, sembrava un extraterrestre, in negativo. Poi è cresciuto, ha dimostrato il proprio valore e credo che la Roma debba puntare su questo grande giocatore. Magari ieri non è stato all’altezza della sua fama».

Tornando sulla Roma, il mister aggiunge: «Io l’avevo vista dal vivo a Bologna e non mi aveva fatto una bella impressione rispetto alla Roma che eravamo abituati a vedere l’anno passato. Ieri è andata bene a noi, col rigore abbiamo preso fiducia e abbiamo fatto la partita che dovevamo sotto il punto di vista della determinazione, della sofferenza: quindi diamo anche il merito che dobbiamo a questa Spal».

Parlando invece dei singoli giocatori, e della voce che vuole la Lazio interessata a Lazzari: «Credo che Lazzari si stia attirando la curiosità di club importanti tra cui, penso, la Lazio, ma non ne sono sicuro. Credo che meriti l’attenzione e la valutazione di club più importanti del nostro. Kevin Bonifazi alla fine l’abbiamo lanciato noi, si è creato una piccola carriera e poi è andato al Torino e l’anno scorso non è stato impiegato molto; l’abbiamo rivoluto e ha esordito ieri anche se non stava benissimo, ha avuto dei problemi. È stato operato a un’ernia a inizio stagione e mi auguro che diventi un giocatore importante. Ugualmente per Vicari, che ha fatto un percorso con noi andando dalla Serie B alla Serie A e si sta confermando un ragazzo che ha un aspetto importante. Sono splendidi professionisti e ragazzi che vogliono migliorare e imporsi nella Serie A italiana».

Un ultimo commento di Semplici è sulla Roma: «La Roma dopo la Juve è la squadra che ha più qualità, sia tecniche che fisiche e credo che sia giusto che punti al massimo. Credo solo la Juve sia fuori portata perché è una società fortissima».