Olsen: 6,5;
lo spaventa l’amico Kolarov che al trentaduesimo centra il palo di testa: quasi autopalo. Grande intervento sul finire. Poi prende il gol di Defrel.
Florenzi: 6;
il suo in assoluta tranquillità.
Manolas: 6;
non suda e non si scalda. Rigore su Ramirez? Il Var rifiuta l’ipotesi. Lui è sgraziato, ma fermo ed è il sampdoriano a prenderlo.
Juan Jesus: 6,5;
gioca per marcare il rapido Defrel e si ritrova a un centimetro dalla porta con il pallone davanti. Lo spinge dentro: una rarità per lui. Ci resta male l’amico Cristante: sarebbe stato gol comunque.
Kolarov: 7;
per un tempo si fa vedere e basta. Poi scende di corsa, come faceva l’anno scorso. E la mette bassa e davanti alla porta per il gol di Schick.
Nzonzi: 6,5;
lo criticano e sbagliano. Al rallentatore i passaggi e la corsa, ma quando serve un amico, eccolo tendere la mano.
Cristante: 6;
migliora. Peccato per quel gol carpito: gli avrebbe fatto comodo.
Pellegrini: 6,5;
non è più una sorpresa. Centrocampista e non solo.
Zaniolo: ng.
El Shaarawy: 8;
utile nelle due fasi. Ottimo l’assist per Schick e sprecato dal compagno. Gli toglie un rigore il Var. Segna una rete splendida e una più semplice.
Schick: 6,5;
lo guardi in faccia e dici: questo ragazzo ha paura. Gli capita la palla buona e lui rallenta, quasi per farsi raggiungere. Si arrende, dunque? No. Lo serve Kolarov e lui mette il piede come si deve. Gol, finalmente. Chiede la sostituzione ed esce tra gli applausi.
Dzeko: 6,5;
per poco non fa gol. Un assist.
Kluivert: 7;
imprendibile per un tempo. Il palo è una bellezza. Bravo a Mosca e bravo a Roma: due indizi fanno quasi una prova.
Under: 6;
protagonista (tacco) sul gol numero quattro.
Di Francesco: 7;
cambia e ricambia, arriva a dama. In questa Roma metti Fazio, De Rossi e Dzeko e ci siamo. Ora la classifica si è fatta più invitante.
Roberto Renga