La Juventus fa tredici, imbattuta dopo tredici giornate, sbriga la pratica Spal, prima con il solito (si può scrivere dinanzi a un fenomeno Ronaldo?), dopo, con il solito (come prima ma meno fenomeno) Mandzukic.
Nulla di particolare, ritmi leggeri, la Spal fa girare il pallone ma non tira mai nella porta di Perin che non ha potuto dimostrare di essere più valido del titolare Szcznesny. Mai la squadra di Allegri ha dato segni di fatica e di disordine, semmai l’impiego iniziale di Douglas Costa sull’out sinistro, con Cuadrado sul corridoio opposto, non è sembrata l’idea giusta o la migliore, il brasiliano infatti offre il meglio accentrandosi da destro per poi scaricare il suo micidiale sinistro, così Allegri ha impiegato più di mezzora per correggere il disegno e la Juventus si è meglio sistemata.
Ronaldo ha segnato un gol normale per lui e difficilissimo per un calciatore normale, anticipando tutta la terza linea spallina che riteneva di averlo messo in offside. Il portoghese ha avuto un paio di altre occasioni delle sue, tentando anche la rovesciata circense. Il raddoppio di Mandzukic è arrivato dopo una legnata di Douglas Costa respinta dal bravo Gomis e la Juventus si è levata dai soliti affanni finali che tanto fanno inquietare Allegri.
Continua, dunque, il cammino bianconero, il calendario propone adesso impegni più tosti ma questa Juve trova vitamine e solidità proprio nel momento in cui si presume che possa afflosciarsi. Una cosa è certa: Ronaldo, di anni trentatré, non si ferma mai, gioca sempre, non è pigro, non si defila, anzi. Nessuna sorpresa, piuttosto quelli di France Football puntano su altre figure. Peggio per loro e meglio per la Juventus.
Tony Damascelli