Uno a uno non fa male a nessuno. Anzi. Inter e Napoli portano via due pareggi contro Barcellona e Paris St. Germain dopo aver sofferto oltre previsione. Icardi e Insigne hanno restituito la quiete dopo l’incubo creato da Malcom e Bernat. Partite di buon agonismo, tensione soprattutto nel secondo tempo a San Siro e a San Paolo, perché nella prima frazione di gioco i catalani hanno giocato un football migliore rispetto ai nerazzurri in affanno a centrocampo là dove Nainggolan resta ancora un fantasma, alla ricerca di una identità e di una condizione fisica indispensabili, soprattutto a livello internazionale.
Così come è stato superiore il Paris a Napoli per tre quarti d’ora, con una compattezza che non si era vista all’andata, al punto che Buffon non ha sporcato mai i guanti a conferma della latitanza della fase offensiva partenopea. Altro film nella ripresa, è cresciuta l’Inter anche se Handanovic ha lavorato molto, si è andato spegnendo Suarez che sembrava in serata giusta ma il Barcellona senza Messi è un’altra storia, così come il Paris che dopo aver fatto i fuochi di artificio con Neymar, mai supportato da Mbappé, è andato in apnea e Buffon ha salvato di tutto, dovendosi arrendere soltanto al gol del suo sodale azzurro Insigne.
I due risultati permettono alle nostre di vivere serenamente il resto del torneo, il Tottenham, nel gironcino interista, ha ribaltato il risultato contro gli olandesi grazie al suo Kane, così come nel gruppo del Napoli il presuntuoso Klopp le ha buscate fuori casa contro la Stella Rossa. Totale: è andata come si pensava, senza grandi note. Spalletti e Ancelotti hanno la coscienza a posto, forse l’Inter avrebbe potuto fare di più nelle due sfide avendo trovato il Barcellona orfano del suo fenomeno argentino. Si va avanti e stasera tocca a Roma e Juventus, altri film, forse con finale prevedibile.
Tony Damascelli