L’Inter quest’anno non aveva mai giocato così bene (benino). Per dire: molto meglio rispetto alla partita di Roma, molto meglio rispetto allo zero a zero di Torino dell’anno scorso. Ma alla Juve basta un numero, bellissimo si deve dire, per vincere la partita. Non una grande Juve. Quasi distratta, come se non ne avesse troppa voglia: sarà l’abitudine a vincere. Ma se le cose, come sembra, stanno così, che può succedere quando Cristiano farà il Cristiano e Dybala il Dybala? Fatto è che Spalletti, partito con l’etichetta del tecnico che sfidava legittimamente i biancoberi, si trova adesso quattordici punti sotto. Un’enormità in un campionato non ancora arrivato a metà.
All’Inter va dato atto di aver cercato di giocare alla pari con la Juventus. Mi aspettavo una doppia copertura difensiva e invece ci ha provato, riuscendo sempre a raddoppiare sugli esterni, dove i bianconeri faticavano di più. Non basta. Perchè poi Cancelo, che non mi era parso così in palla, confeziona il cross perfetto per Marione e la partita si chiude. La Juve può, le altre no. Miglior giocatore della Juve Chiellini, dell’Inter Brozovic.
Roberto Renga