Juve sprecona, Roma frenata e Inter bluff

La Roma fa quello che può. Anche di più. Resiste all’avanzata dell’armata bianconera, limiti ai minimi I danni grazie a un enorme Olsen che si riscatta dopo le ultime fantozzate. Ma questa Juventus mette paura per il numero di palle gol buttate al cielo o alle ortiche. Ronaldo ha provato da ogni dove, Mandzukic, colossale, ha sistemato la faccenda, così robadendo che in questo campionato Juventus e Napoli, il resto è noia.

Anche perchè alle spalle delle due c’è un tale Spalletti che ha voluto esibire la solita sciocchezza: a Verona, contro il Chievo, in situazione di vantaggio, come gli era capitato in altre precedenti occasioni, che ha fatto il nostro bravo certaldese? Elementare, ha tolto Politano e così un quarantenne, il solito Pellissier, ha tolto all’Inter il gusto dolce del panettone mettendo in sacco gol e carbone nero.

Torno alla Juventus e, dunque, alla Roma. Di Francesco salva il posto, almeno per il momento, vedremo che cosa verrà riferito a Pallotta e soprattutto da chi. La Roma è trimasta in piedi dopo aver rischiato di finire travolta e ubriacata dalla rumba bianconera. Segnali di Schick, però mai al tiro, impalpabili I ragazzini esterni, Under e Kluivert, si sono rivisti, evviva Dzeko e Perotti, ha dimostrato perfidia N’Zonzi sentendo la sfida con il suo compatriota Matuidi più frenetico ma anche impreciso rispetto al giallorosso. Ha pagato l’inesperienza e il teatro dell’Allianz il talento Zaniolo.

Nella Juventus c’è una sicura prenotazione per Manduzkic nel Museum. Il croato non ha alcun segno acido del mondiale russo, gioca con una fame e una saggezza del campione, ha segnato il gol vincente approfittando della modestia difensiva di Santon e poi si è battuto e sbattuto in goni parte del campo. Cristiano Ronaldo ha giocato un primo tempo maiuscolo, ha provato, in avvio di ripresa, ancora il gol ma Olsen è stato superbo e allora il portoghese si è innervosito, finenso stremato, come Dybala. Nel finale concitato, la Roma ha preso campo ma ha calciato in porta una volta sola, molto leziosa, molto lenta ma premesse di qualcosa in divenire.

Non posso trascurare, anzi devo rimarcare l’assoluto bluff di DAZN che mostra deliziose pin up e propaganda cose che noi umani non possiamo immaginare, anche perchè il resto è una trasmissione opaca, saltellante, incerta che suggerisce un rosario di insulti alle divinità di qualunque religione. Trattasi di vergogna che sta bene ai dirigenti del nostro football che sono parenti del marchese del Grillo. Loro sono loro e noi non siamo un DAZZUN. Alla prossima.

Tony Damascelli