La Roma è stata battuta dalla Juventus e fin qui non c’è da sorprendersi troppo: i campioni d’Italia non sbagliano un colpo. La Roma è adesso a 25 punti dalla Juve e questo lascia comunque stupiti, perché non è possibile essere doppiati dopo diciassette giornate. Ma la Roma, e questo è il termometro vero, è adesso a meno diciassette dal Napoli, che fino a due anni fa era realmente una concorrente per il secondo posto e un’avversaria con cui confrontarsi. La caduta è stata verticale in questi 24 mesi, con un Napoli che lo scorso anno ha conteso lo scudetto alla Juve fino all’ultima giornata e anche adesso è molto, molto, distante dai giallorossi.
Cosa è successo in questi diciotto mesi? E’ successo semplicemente che il Napoli ha mantenuto il suo gruppo, provando ad aggiungere qualcosa per migliorare. Mentre la Roma, in questi diciotto mesi ha venduto almeno otto titolari, rimpiazzandoli a volte in maniera approssimativa. Pastore in panchina per scelta tecnica e Santon sovrastato da Mandukic sul gol decisivo sono le fotografie di quanto è successo ultimamente. E che alimenterà nuovamente le discussioni su Di Francesco, che sicuramente ha le sue responsabilità. Ma, in una scala gerarchica, sicuramente è molto meno responsabile della società, che – al di là della sconfitta di Torino – ha allestito una squadra attualmente al nono posto e soprattutto lontana 17 punti dal Napoli dopo 17 giornate. Lì, al secondo posto, a lottare col Napoli, poco tempo fa c’era anche la Roma. Qualcuno si chiede cosa è successo realmente?
Alessandro Vocalelli