Nell’ambito dell’operazione anti corruzione, portata avanti dalla Guardia di Finanza di Cosenza in materia di appalti pubblici, è stato emesso un provvedimento di obbligo di dimora in San Giovanni in Fiore per Mario Oliverio, presidente Pd della regione Calabria dal 2014.
Ad emanarlo, il gip distrettuale di Catanzaro, con l’accusa contestata al politico calabrese di abuso d’ufficio.
Stando a quanto si apprende dall’ “Ansa”, l’inchiesta entra nel merito delle irregolarità nell’affidamento di due appalti pubblici, uno sul Tirreno Cosentino ed uno riguardante un impianto sciistico in Sila.
Oltre al provvedimento emesso nei confronti di Mario Oliverio, le misure emesse dal gp sono, in tutto, sedici, due delle quali riguardano l’ex sindaco di Pendace Marco Oliverio (anche per lui, il magistrato ha disposto l’obbligo di dimora), e l’imprenditore Giorgio Barbieri, già finito agli arresti lo scorso febbraio, nell’ambito di un’altra inchiesta.
L’ipotesi formulata, invece, nei confronti di alcuni indagati è quella dell’aggravante del metodo mafioso, per aver agevolato la cosca di ‘ndrangheta Muto di Cetraro.