E’ deceduto all’ospedale San Carlo di Milano Daniele Belardinelli, tifoso neroazzurro di trentacinque anni, investito ieri sera, con molta probabilità, da un minivan di ultras napoletani che cercava di lasciare il luogo degli scontri.
Il tragico episodio è avvenuto intorno alle 19 in via di Sant’Elena dove, prima del match di Serie A Inter-Napoli, una sessantina di persone si erano scontrate brandendo bottiglie di vetro, fumogeni e aste di bandiere.
Oltre a Belardinelli, trasportato nella struttura ospedaliera milanese in condizioni gravissime e sottoposto a un intervento chirurgico che non è bastato a salvargli la vita, sono rimasti feriti durante la rissa anche quattro tifosi del Napoli, uno dei quali accoltellato all’addome.
Agli arresti, secondo le dichiarazioni ufficiali rilasciate in conferenza stampa dal questore di Milano Marcello Cardona, due ultras italiani dell’Inter, ai quali si è aggiunto il terzo, già identificato nelle ore precedenti e arrestato pochi minuti fa dalle forze dell’Ordine.
“Chiederò al comitato per l’ordine pubblico il blocco delle trasferte dei tifosi dell’Inter per tutta la stagione, e la chiusura della curva dell’Inter a San Siro fino al 31 marzo 2019, ovvero per cinque partite più una di Coppa Italia“ ha sottolineato poi il questore, affermazioni che fanno eco alla decisione, presa in seguito, dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Non si può morire per una partita di calcio. A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili delle tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza” ha detto il vicepremier.