Al via i quattordicesimi mondiali in vasca corta in programma ad Hangzhou fino al 16 dicembre. Finali alle 12 italiane in diretta su Rai Sport + HD. Tre azzurri in finale individuale più la staffetta 4×100 stile libero maschile. Un record italiano della Carraro nei 50 rana e quello in tessuto della Cusinato nei 400 misti. Subito emozioni forti nella prima giornata di gare con Gabriele Detti e Federica Pellegrini. I due big azzurri centrano rispettivamente la finale dei 400 stile libero e dei 200 stile libero. Si parte con il 24enne livornese che non gareggiava dal bronzo mondiale di Budapest 2017: sedici vasche tutte d’un fiato e il tocco a 3’39″89 vicino al suo miglior crono stagionale (3’39″08 – quarto al mondo). Il suo è il settimo crono d’ingresso nella finale che vedrà in corsia 4 il lituano Damas Rapsys primo in 3’36″65. Fuori dai primi otto l’esordiente Matteo Ciampi che chiude decimo in 3’42″27.
Dopo un anno e mezzo dall’oro di Budapest 2017 torna in vasca nei “suoi” 200 stile libero Federica Pellegrini. Batteria n.6 per la regina del nuoto azzurro che parte alla caccia del suo cinquantesimo metallo internazionale. Nuotata sciolta in sicurezza e chiusura in 1’54″46 con il sesto crono d’ingresso in finale. L’allieva di Matteo Giunta, un oro un argento e tre bronzi iridati in corta, è in linea con il migliore stagionale (1’54″30) ed è solo a tre decimi da Femke Heemskerk che guida il ranking stagionale. Davanti a tutte la statunitense Mallory Comenford che nuota in 1’52″52. Eliminata l’altra azzurra Erica Musso che chiude diciannovesima in 1’56″85.
Due vasche da primato italiano per Martina Carraro che lima diciassette centesimi dal suo personale e chiude col record italiano in 30″00 i 50 rana (terzo crono), strappandolo per un solo centesimo alla compagna azzurra Arianna Castiglioni (lo deteneva dagli europei di Netanya 13/12/2017) anch’essa in semifinale col nono crono di 30″21.
Conquista la sua prima finale mondiale in corta Ilaria Cusinato che nei 400 misti chiude col quarto crono in 4’28″02 limando il suo primato italiano in tessuto di 4’29″36 nuotato il 15 aprile scorso ai campionati a squadre di Riccione.
Centrano entrambi la semifinale dei 100 dorso gli azzurri: Simone Sabbioni è ottavo in 50″62. Per il primatista italiano che si allena a Verona con Matteo Giunta gara regolare e senza strappi; in semifinale anche l’esordiente millenials Thomas Ceccon è sedicesimo col personale di 51″30 limando il precedente di quaranta centesimi. Una fatica pagata cara dal diciassettenne vicentino allenato da Alberto Burlina che manca in seguito la finale dei 200 misti dove aveva il terzo crono dell’anno in 1’53″26 fatto lo scorso primo dicembre a Riccione. Ceccon chiude ventesimo in 1’56″20 e lascia qualche rammarico per una finale a portata di mano cronometro alla mano.
Centra la semifinale anche la coppia azzurra dei 100 rana con Fabio Scozzoli che nuota sotto 57″ e stacca il secondo tempo in 56″94 mentre Nicolò Martinenghi gli rimane in scia ed è ottavo eguagliando il personale di 57″27. Il campione in carica tedesco Koch per ora è lontano (57″60) mentre guida la truppa il bielorusso Ilya Shymanovich 56″47. In semifinale per un soffio ma col personale Margherita Panziera nei 100 dorso: l’esordiente veneta che si allena a Roma con Gianluca Belfiore chiude in 58″15 migliorandosi di cinque centesimi e chiudendo quindicesima. Tutta esperienza in vista dei 200 dorso dove la campionessa europea di Glasgow si giocherà le sue carte migliori partendo dal quarto tempo mondiale stagionale. Eliminata Carlotta Zofkova che è trentunesima in 59″57.
In chiusura centra la finale la staffetta 4×100 stile libero che col quarto crono di 3’08″18 proverà ad insidiare le superpotenze come Russia, America e Brasile che guidano la classifica e che però sono lontane per ora tre secondi, per un podio che manca dal 2012. Parte bene l’eosrdiente naturalizzato Santo Condorelli che vira in testa col personale di 47″23; poi Lorenzo Zazzeri scende sotto i 47″ (46″99), mentre Davide Nardini lascia qualche centesimo (47″44) che però Alessandro Miressi, campione europeo in lunga, si riprende toccando velocissimo in 46″52 vincendo la propria batteria.
Eliminazione ma non delusione per Federico Burdisso che nei 200 farfalla esce con il sedicesimo tempo in 1’54″10, migliorandosi di oltre mezzo secondo. Il mondiale del bronzo di Glasgow, che vive e si allena in Inghilterra per studiare insieme al fratello nel Devon al Mount Kelly, finisce qui. Tanta esperienza per il delfino azzurro che fa parte della new wave tricolore che saprà seguire al meglio i consigli dei tecnici Robert Brew, e del mentore Simone Palombi che lo allena per l’Antico Tiro a Volo.