Allegri: “Barattare campionato e domani per la Champions? Mai, voglio tutto”

Insieme al tecnico bianconero anche Giorgio Chiellini, che ha parlato della scelta di giocare in Arabia...

In vista della sfida valida per la Supercoppa italiana contro il Milan, il tecnico della Juve Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa: “Con chi sostituirò Mandzukic? Eh, con qualcuno lo sostituirò… diciamo uno tra Douglas Costa e Bernardeschi. Poi in attacco giocheranno Dybala e Ronaldo. Cancelo sta bene. A metà campo abbiamo cinque centrocampisti che stanno bene. Domani giocherà uno tra Khedira e Bentancur”.

Juve favorita, ma l’umiltà sarà fondamentale: La più grande qualità della Juve è avere sempre rispetto per l’avversario, altrimenti non vinci. Non è una vergogna difendere, per vincere serve una grande difesa. E noi contro il Real abbiamo perso perché abbiamo fatto una brutta difesa, soprattutto nel secondo tempo. La vittoria passerà attraverso l’umiltà e il rispetto per l’avversario”.

Poi una domanda trabocchetto che metterebbe in difficoltà anche il tifoso più ottimista. Un giornalista ha proposto ad Allegri di perdere campionato e Supercoppa in cambio della vittoria in Champions. Il mister si altera: Perché devo perdere tutto? Intanto vinciamo domani, facciamo un passetto alla volta. Con Ronaldo è più semplice? È normale che Cristiano sia abituato a vincere trofei. Per noi è un valore aggiunto, va sfruttato. Il Milan? Mi aspetto Higuain concentrato, voglioso di riscattare la partita di campionato contro di noi. Paqueta? L’ho visto poco, domandate a Gattuso…”.

Il capitano Giorgio Chiellini invece ha parlato di atmosfera e Arabia Saudita: “Abbiamo visto poco qui, come sempre, ma sono contento che questa partita possa essere un motivo di evoluzione di questo Paese, anche per donne di cui si è tanto parlato. Per me è stato giusto venire qui, un passo avanti e non un problema. Non saremo noi a cambiare il mondo, ma iniziative come questa e l’amichevole Brasile-Argentina possono essere un nuovo inizio. L’idea che avevamo dall’Italia era di un Paese abbastanza chiuso al mondo esterno, devo essere sincero. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo per visitarlo, noi passiamo col pullman ma non vediamo quasi nulla. Magari capiterà più avanti nella vita”.