Giunto questa mattina allo scalo aeroportuale di Roma Ciampino, l’ex terrorista sarà condotto nel carcere di Oristano.
E’ sceso questa mattina, a testa alta e con le manette ai polsi, dall’aereo atterrato a Roma Ciampino Cesare Battisti, ex terrorista italiano e membro del gruppo Proletari Armati per il Terrorismo, catturato nelle ore precedenti in Bolivia, dopo anni di latitanza.
In conferenza stampa, svoltasi alle ore 14 a Palazzo Chigi, il premier Conte ha ribadito che la cattura di Battisti è stato “un grande lavoro di squadra” non solo a livello di governo, ma anche con la cooperazione delle “forze di intelligence, di polizia, di Interpol, a tutti i livelli”.
“Osservo solo che abbiamo garantito il percorso più sicuro e veloce perché Battisti arrivasse in Italia: ho parlato con il presidente del Brasile e ribadisco il grazie del governo sul cambiamento di rotta che è stato determinato.” ha detto il premier italiano all’Ansa, rivolgendo ringraziamenti “anche al governo boliviano per la collaborazione. Nel corso della conversazione con Bolsonaro è stata valutata la possibilità che Battisti potesse transitare da Brasilia. Abbiamo valutato le difficoltà di questo passaggio” e in questo contesto “è stato assorbente l’aspetto per cui l’Italia non ha un vincolo come in Brasile nel limite della pena.”
“Ora so che andrò in prigione” aveva detto stamattina a Ciampino Cesare Battisti in con i funzionari dell’Antiterrorismo, luogo che lo accoglierà non più a Rebibbia, ma, stando alle dichiarazioni ufficiali del ministro Bonafede, andrà “nel carcere di Oristano per ragioni di sicurezza” e sarà sottoposto all’isolamento diurno per sei mesi, come previsto per i condannati all’ergastolo.