Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, James Pallotta ha detto di voler promuovere una nuova filosofia: ripartire dai giovani italiani e, fin qui, nessuna dichiarazione clamorosa. Il presidente della Roma è però solo l’ultimo di una lunga fila di pretendenti per la coppia azzurra che costituisce attualmente la punta di diamante dei talenti del bel paese: parliamo di Nicolò Barella e Sandro Tonali. Qualunque tifoseria, da Roma a Torino (risalendo la classifica) li accoglierebbe con piacere nonostante uno sia il baluardo di una squadra non proprio tra le big della Serie A come il Cagliari e l’altro nel massimo campionato non abbia neanche giocato. Questo perché sembrano avere piedi da veterano nonostante l’età acerba e qualcuno si augura che possano essere i capostipiti di una nuova generazione di fenomeni azzurri perché mai come ora ce n’è stato bisogno.
“Il Milan di Baresi e l’attuale Juventus hanno fatto la loro fortuna grazie allo zoccolo duro degli italiani“, dice durante l’edizione mattutina di “Radio Radio Lo Sport” Alvaro Moretti, al quale Stefano Agresti ricorda che “in queste squadre c’erano anche gente come Gullit e Tevez“. Nulla di più vero, perché “se vuoi vince devi comprà gli stranieri“, diceva in una commedia degli anni 90′ Massimo Boldi. Girando l’etichetta del prezzo di Tonali e Barella il mantra del calciofilo medio che vede l’erba del vicino sempre più verde sembra però entrare in crisi perché il costo del mediano biancoblu classe 2000 e quello del centrale classe ’97 sembra proprio quello di due campioncini provenienti dalla spiaggia di Copacabana.
I due, a detta di Furio focolari sarebbero già fuori portata per le squadre italiane. Il sito “Transfermarkt”, che dovrebbe fornire il prezzo più o meno oggettivo dei calciatori, valuta i due giovani di Cagliari e Brescia rispettivamente 30 milioni il primo e 3 il secondo, il che è notevole considerando che in genere il mercato moderno si discosta molto dal valore reale di un cartellino, sparando i prezzi alle stelle.
“Forse giusto la Juventus e il Napoli possono permettersi Barella e Tonali, per quest’ultimo si parla di valutazioni intorno ai 50 milioni per cui tirare dentro le altre mi sembra abbia poco senso” aggiunge Focolari che sulle dichiarazioni di Pallotta non si dice stupito: “Dice quello che un presidente dovrebbe dire, d’altronde a chi non piacciono i due talentini“. Discorso a parte quello di Rugani, per il quale – ricorda Roberto Renga – la Roma sembra defilarsi visti i 40 milioni richiesti dalla Juventus che viene considerato un prezzo esagerato dal patron gialllorosso: “Non per Mancini però, che costa intorno ai 25 milioni“. Il made in Italy nella stagione dei saldi sembra quindi sparare di nuovo alto sui suoi prodotti pregiati, resta da capire quale delle italiane si presenterà in cassa.