Marcello De Vito Presidente dell’Assemblea Capitolina intercettato dai microfoni di Radio Radio in occasione della presentazione del Torneo Sei Nazioni di Rugby oggi al Salone d’Onore del CONI
A che punto siamo per l’approdo in aula della delibera sullo stadio della Roma a Tor di Valle?
“A stretto giro avremo questa relazione da parte del Politecnico di Torino che speriamo che fughi in maniera definitiva qualsiasi dubbio sull’impatto, sulla sostenibilità, sulla mobilità dell’opera. Dopodiché ci auguriamo di dar corso all’ultimo atto, che peraltro è il completamento della procedura di dichiarazione di pubblico interesse che già facemmo con una precedente delibera, delibera con la quale noi pensiamo di aver migliorato il progetto che abbiamo ereditato in corsa, riducendo in maniera importante l’impatto che avrà sul territorio con un abbattimento di circa la metà dei metri cubi. Quello che verrà costruito sarà fatto in maniera davvero sostenibile, con opere importanti per la città: penso ad esempio all’intervento del fosso Vallerano, quindi in una zona che notoriamente si allaga. Noi speriamo che questo possa davvero chiudersi in tempi rapidi”
Federugby e il progetto di recupero dello Stadio Flaminio…
“Questa amministrazione ha a cuore i principi, i valori e il tema della rigenerazione e della riqualificazione urbana. Sicuramente abbiamo due ferite aperte sotto il profilo sportivo da questo punto di vista, che sono: una quella dello Stadio Flaminio, che purtroppo versa in queste condizioni per anni e anni di abbandono, e un’altra quella di campo Testaccio. L’assessore Frongia sta lavorando su entrambi i dossier, come ha detto anche il presidente del Coni Malagò è stata avviata un’interlocuzione. Noi speriamo in un risultato positivo con il recupero di questo impianto che peraltro è bellissimo, un fiore all’occhiello della nostra città, stesso dicasi di campo Testaccio per quanto attiene la Storia sportiva di Roma”
Sul Sei Nazioni di Rugby?
“Un evento sportivo importante sul quale l’amministrazione sta lavorando con il Coni, come lo stiamo facendo su altri eventi. È un’occasione importante per Roma, per l’indotto della nostra città. Sicuramente il rugby è uno sport che apprezziamo anche per i valori del fairplay e della sportività di cui è portatore. Ci sono molte iniziative che l’amministrazione ha portato avanti per consentire la massima fruibilità di questo evento: sono state fatte convenzioni per favorire l’accesso nei musei con la riduzione del prezzo della Roma Pass, porteremo degli studenti delle scuole e di case famiglia a vedere le partite, l’Agenzia per la Mobilità ha ideato un protocollo per favorire l’arrivo allo stadio con i mezzi pubblici. Tutto un lavoro per far rendere al massimo questo evento sportivo che va ad aggiungersi, sebbene sia storico, al panorama sportivo della nostra città che è stato valorizzato da eventi sportivi di altissimo livello: la Ryder Cup terzo evento al mondo dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio, che arriverà nel 2022. Euro 2020, Roma ospiterà tre partite e un quarto di finale, e la Formula E che ha portato un indotto importante, un interesse e anche investimenti sul tema della mobilità sostenibile. Speriamo di giocarcela anche con la candidatura per le Olimpiadi dilettantistiche che non è stata fatta tardivamente come invece è stato detto”.
Intervista a cura di Alessio Di Francesco