Il Sindaco Raggi, intervenuta a Radio Radio, ha voluto rispondere alle critiche e al tweet di Giorgia Meloni sulle presunte assegnazioni delle case popolari ai rom. L’ex Ministro per la gioventù, anch’esso intervistato dalla nostra redazione, ha successivamente replicato al primo cittadino romano:
La Raggi ha detto che è pronta a querelarla, cosa ne pensa?
“Il Sindaco è un po’ nervosa, non so per che cosa dovrebbe querelarmi. Ho detto una cosa che ho letto in tutti i giornali, forse dovrebbe leggerli. Sono libera di criticare il Sindaco o dobbiamo andare in Tribunale? Non deve vergognarsi della sua politica.
Il lavoro che ha fatto in questi anni sui nomadi è coerente e lineare, anche se io non lo condivido. Sono previsti 800 euro per la casa in affitto, 5mila se aprono un’attività e addirittura noi romani dovremmo pagare un mental coach per farli andare a lavorare. La Raggi che parla di discriminazione è ridicola, al massimo sono io che dovrei parlarne. A me nessuno paga la casa o il mental coach, quindi sono i romani quelli discriminati. Noi abbiamo proposto altre politiche diverse, come il vincolo di residenzialità nella scelta dei servizi sociali ma loro l’hanno bocciata.
Mi dispiace che la Raggi se ne vergogni, è tutto in linea con il Movimento 5 Stelle, come il reddito di cittadinanza che prenderanno soprattutto i nomadi, ecco perché ho twittato: “Da Movimento 5 Stelle a nomadi 5 Stelle”.
Ci sono famiglie rom che vivono qui da anni e che hanno la cittadinanza. La Raggi fa riferimento a loro?
“La Raggi non dice che queste persone vengono favorite perché nomadi. Ripeto che c’è una discriminazione nei confronti di chi non è rom. Sono libera di dirlo o mi vuole minacciare?“.
Come dice il Sindaco, secondo lei, è una polemica finalizzata alla campagna elettorale?
“E’ un tema di scelte. La Raggi ha una visione del mondo diversa dalla mia. Io penso che le persone non dovrebbero essere discriminate o privilegiate per l’etnia”.
Se si devono chiudere i campi rom servono delle soluzioni. Quali?
“Abbiamo fatto molte proposte concrete. Bisogna uscire dalla logica che i nomadi siano particolari.
Sei nomade? Non puoi essere stanziale ma devi spostarti.
Non puoi stare 50 anni dentro un campo e pretendere le case. Ci stai massimo sei mesi e ti sposti, visto che sei nomade. Se sei cittadino rom stanziale in Italia e povero puoi accedere ai servizi sociali, però senza privilegi e punteggi di favore. Se sei milionario, come sono tanti di questi nomadi e la Raggi pretende che noi paghiamo anche le loro case o il mental coach è matta.
Non è che se sei in un campo nomade sei necessariamente povero, c’è chi ha le auto di lusso.
Bisogna trattare queste persone o per la loro specificità di cultura e vanno trattati da nomadi oppure come cittadini comuni e allora non devono essere favoriti”.