Archiviato il turno di Coppa Italia e la finale di Supercoppa si torna a parlare di Serie A: tra meno di quarantotto ore si torna in campo con l’anticipo Roma-Torino. Non proprio il ritorno in campionato più tranquillo, soprattutto in zona Champions con Lazio e Milan che giocheranno rispettivamente contro Napoli e Genoa. Trasferta quasi proibitiva la prima, da non star tranquilli per la secondo soprattutto se davanti i rossoneri troveranno quel pistolero dei desideri di cui tanto si parla in queste ore.
C’è dunque da approfittare di un possibile passo falso di rossoneri e biancocelesti per la squadra di Di Francesco, che pure non si troverà davanti proprio l’ultima arrivata, visto che il Torino è a sole tre lunghezze dai giallorossi e l’effetto “scontro diretto” potrebbe giocare brutti scherzi. Non ci voleva la “burla” di Perotti, che secondo Gianluca Lengua “tornerà tra 15-20 giorni“, sollievo Manolas, che per il match di sabato alle 15.00 sarà a disposizione ma soprattutto dubbio amletico da risolvere per Di Francesco: dar fiducia a Schick o spolverare Dzeko?
“Dopo quello che ha fatto vedere nelle ultime partite molti vorrebbero dar fiducia a Schick, altri dicono che deve giocare Dzeko perché dà molte più garanzie“, afferma Lengua che innesca un dibattito interessante in cui si cimentano anche i nostri opinionisti: “Farei giocare Dzeko“, dice Alessandro Vocalelli, condividono Damascelli e Renga insieme a Francesco Di Giovambattista che aggiunge: “Spazio a Schick nella seconda metà“, in caso il bosniaco non incida ovviamente. Chi però darebbe fiducia al Ceco dall’inizio c’è eccome: “Prima Schick, poi Dzeko“, sentenzia Melli, con cui è d’accordo Agresti: “Dzeko non ha fatto nulla in questa stagione per meritare quel posto, se Schick trova la svolta hai risolto un gran problema“. L’epilogo di Agresti piacerebbe a chiunque e forse mai come in questo momento è plausibile, lo stesso vale per la “teoria Renga” che tutto l’ambiente Roma auspica possa avverarsi: trovare i giallorossi al quarto posto domenica sera.