“Sì, la Roma mi ha chiesto Tonali“. Non serve essere criptici perché il Presidente del Brescia Massimo Cellino prenderebbe in giro una nazione intera a dire il contrario e non ne avrebbe alcun interesse, anzi. “Mi ha contattato anche il Liverpool” dice, ed è chiara l’intenzione di aprire un’asta per ricavare il massimo profitto dalla vendita del gioiellino classe 2000. Non ha però esattamente in mano due spiccioli, parlando dell’offerta che gli avrebbe presentato il Ds Monchi che consiste in 20 milioni, più il cartellino di Marcucci, capitano della primavera giallorossa.
Tonali approderebbe in un centrocampo già copioso di giovani, ma questa Roma versione junior fa certamente discutere. “Va bene Tonali“, afferma Roberto Renga, “ma ricordiamoci anche che non ha mai giocato in Serie A”. Lo stesso Cellino ha affermato “non so se sia pronto“, non si sta certamente mettendo in dubbio il talento del centrocampista del Brescia ma quando si tratta di giovani si deve sempre mettere in preventivo che le certezze sono relative. “I giovani vanno benissimo sempre” dice Renga, “ma ricordiamoci che le grandi squadre sono un connubio di giovani e di esperti. Devi tenere innanzitutto i big poi affiancargli giocatori da crescere altrimenti ti ritrovi quarto o quinto ogni anno affermando che bisogna maturare“.
“Con Falcao crebbe Pruzzo ad esempio” conclude Renga con l’aneddoto riguado il bomber di Radio Radio, che conferma: “Io a diciassette anni ho giocato con campioni e palloni d’oro, è ovvio che non è facile prenderli. Certo, se hai gente come Chinaglia tutto è più facile” ma il rimpianto del bomber per la Roma è un altro: “ad un certo punto si poteva e si doveva prendere Ibrahimovic“.