Sea Watch nel porto di Catania

La Sea Watch 3 è entrata nel porto di Catania. La nave è partita intorno alle 5:30 dalla rada di Siracusa, dopo essere rimasta per 12 giorni alla fonda e infine autorizzata ad andare al porto del capoluogo etneo per lo sbarco dei 47 migranti a bordo, tra cui 15 minori. 

Sulla nave, ormeggiata al molo di levante, i migranti e i membri dell’equipaggio si abbracciano, festeggiando l’arrivo. Sulla banchina un centinaio di membri delle forze dell’ordine tra carabinieri, polizia e Guardia di Finanza. Sul posto anche la Croce Rossa. Per iniziare le operazioni di sbarco serve l’arrivo dei responsabili dell’Ufficio Sanità marittima per i controlli del caso. Intanto, salita a bordo la polizia giudiziaria: uomini della forze dell’ordine, dopo avere parlato sul molo con alcuni componenti dell’equipaggio della nave, sono saliti sull’imbarcazione.

NESSUN SEQUESTRO – Per il momento, nessun sequestro previsto per la nave, secondo quanto si apprende da fonti investigative del capoluogo etneo.

IL GUASTO – L’arrivo, previsto in un primo momento mercoledì sera, è stato ritardato a causa di un guasto meccanico. La nave dell’Ong battente bandiera olandese, rimasta bloccata una settimana in attesa di un accordo Ue sulla destinazione dei migranti a bordo, è stata scortata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

SINDACO CATANIA – “Era giusto che questa situazione si chiudesse, ora gli organi della magistratura farà le sue valutazioni del caso” ha poi detto il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che non lesina critiche all’Olanda che “ha avuto un atteggiamento pilatesco”. E sull’inchiesta che aprirà la Procura del capoluogo etneo dice: “Bisogna vedere se ci sono gli estremi per agire o meno”.