La Lazio si butta via. Gioca poco, promette e non mantiene, tradita dai soliti noti improvvisamente tornati nel loro medioevo. L’arbitro Rocchi aggiunge veleno con la doppia ammonizione che ha fatto fuori Acerbi, dopo l’uscita di Luis Felipe per un guaio muscolare.
Un’altra sconfitta contro una grande, segnale di fumo nero, nemmeno grigio, il Napoli è rimasto solido nonostante l’assenza di tre pilastri, ha avuto in Meret un guardiano sicuro ma soprattutto non ha smarrito l’idea del gioco, esaltata da Milik che, finalmente ha ribadito di essere un centravanti vero, non di calcio mercato, capace di due gol belli e di altre tre occasioni grandiose, colpendo due volte traversa e palo. Quanto varrà questo polacco, visto che il suo compatriota, Pjanek ha raggiunto i quaranta milioni in sei mesi? Follie di un mercato senza decoro.
La partita ha ribadito che quando gli attori principali della Lazio vengono meno all’impegno la squadra ne risente e fatica a trovare soluzioni di gioco e autrorevolezza. Milinkovic Savic ha offerto dieci minuti di buon livello poi si è coperto di un lenzuolo ed è scomparso dal film, Luis Alberto è sembrato in difficoltà di corsa e di fosforo, Immobile ha lavorato da solo, il suo gol è stato l’esempio ennesimo che il centravanti avrebbe bisogno di supporto continuo e non episodico, quando è entrato Correa così è stato, dunque Inzaghi rifletta sul futuro prossimo, anche se contro la Juventus la squadra dovrà rinunciare sia ad Acerbi sia a Luis Felipe.
Il Napoli ha offerto una prova di grande personalità, Ancelotti non spaccia football, la squadra gioca semplice ma in modo perfetto, il gol di Callejon è stato favorito dalla latitanza di Lukaku, il raddoppio di Milik è arrivato su punizione bis dopo il gol dello stesso polacco al Cagliari. Dietro la Juventus c’è una sola squadra, quella di Ancelotti, il resto è propaganda. Una domenica poverissima, con due sole partite alle quindici, la Lega calcio fa cose incredibili per tenere lontano il pubblico dagli stadi, anche il San Paolo ha presentato vuoti imprevisti. Oggi avremo altre risposte dal Milan a Genoa, a seguire, di sera, la Juventus contro il Chievo, la prima contro l’ultima, il lunedì, giorno di chiusura dei barbieri. Diamoci un taglio.
Tony Damascelli