E’ il tema del lunedì, non tanto black (perché ormai siamo quasi a marzo) ma comunque depresso per l’Inter. La rabbia dei tifosi nerazzurri è tutta per ieri sera ma stavolta non per una brutta prestazione o verso un’errore di Spalletti, bensì per gli errori, o meglio, per l’orrore finale dell’arbitro Rosario Abisso.
Lo stesso Marotta che non è esattamente un dirigente dedito alle dichiarazioni scottanti ha definito il rigore assegnato alla Fiorentina al 101esimo minuto “Un danno irreparabile“, e in effetti in ottica Champions e con questa classifica due punti possono pesare parecchio, come pesa la decisione di Abisso che ha assegnato un rigore “di petto” ai viola, punendo un D’Ambrosio attonito negli ultimi secondi.
Tutta l’Italia del calcio si sta chiedendo in questo momento il perché di un errore tanto rocambolesco ed evidente, anche in toscana. A Radio Radio Lo Sport è infatti intervenuto l’editorialista de “La Nazione” Enzo Bucchioni, che ha identificato alla base dell’episodio arbitrale una spiegazione prettamente di testa: “E’ una cosa chiara ed evidente, scandalosamente evidente. Io mi chiedo perché Abisso abbia fatto questo, e faccio ricorso inevitabilmente alla psicologia, non c’è altra spiegazione: era il terzo ricorso al Var che avrebbe sfavorito la Fiorentina e non se l’è sentita. Siccome non penso sia impazzito devo chiedermi cosa gli sia successo in testa, quale molla gli sia scattata per fare una cosa che avrà delle ripercussioni anche al livello professionale“.
“Voleva uscire vivo dal Franchi“, dice Franco Melli provando a sintetizzare le parole di Bucchioni, ma ora ci sarebbe bisogno di placare l’uragano che so sta abbattendo sul direttore di gara siciliano. “Perché non scusarsi“, dice Alessandro Vocalelli, “nella vita ci si può scusare, se non subito per lo meno dopo ventiquattro ore“: Bucchioni è perfettamente d’accordo.
“E’ vero, questi misteri della fede non fanno bene a nessuno. Nel calcio c’è bisogno di chiarezza e se non ci riesce neanche il Var qualcuno dovrebbe dire qualcosa”. Al di là dell’ambiente che, sì, ha sicuramente influito nella decisione di Abisso e delle spiegazioni psicologiche per l’ex direttore di QS anche la figura professionale di quest’arbitro è discutibile: “Forse è stata sbagliata la designazione? Potrebbe essere anche questo, forse non è fatto per partite così adrenaliniche; è stato anche sfortunato perché ha avuto subito un episodio dopo 19 secondi nel quale anche lì lo ha corretto il Var, dunque la partita forse gli era già sfuggita di mano“.