Solo un gol fortunoso del Porto, che più fortunoso non si può, ha impedito alla Roma di chiudere quasi in trionfo una partita in cui ha letteralmente strameritato, segnando due gol bellissimi con un FA-VO-LO-SO Zaniolo – il più giovane calciatore italiano a segnare una doppietta in Champions – e sfiorandone almeno un altro paio.
Nessuno, speriamo, parlerà di calo di concentrazione o di attenzione della difesa giallorossa, perché la rete dei portoghesi è stata davvero la somma di due biglietti della lotteria che si sono ritrovati in mano gli uomini di Sergio Conceicao. La Roma fino a quel punto era, come detto, più che meritatamente in vantaggio di due reti, firmate dal suo ragazzo d’oro Zaniolo, con la fattiva collaborazione di un bravissimo Dzeko, nelle vesti prima di uomo assist e poi di bomber, con il suo tiro respinto dal palo e ripreso dal giovane compagno. Certo è che la Roma esce dall’Olimpico con la consapevolezza di aver ritrovato molte delle sue qualità e dunque con la certezza di potersi giocare tutte le carte al ritorno. E con un calciatore, ZaniORO, che sotto gli occhi di Mancini ha fatto vedere di essere un grande giocatore anche a livello internazionale.
Alessandro Vocalelli