E così il Napoli ha ripreso la sua corsa solitaria al secondo posto, mettendosi alle spalle le due partite di Milano con un pareggio in campionato e la sconfitta in Coppa Italia. Poteva essere, anche dal punto di vista psicologico, un po’ delicata la gara con la Sampdoria ma gli uomini di Ancelotti l’hanno affrontata con determinazione e concentrazione, chiudendo praticamente i conti nel giro di due minuti nel primo tempo. Poi ci ha pensato Verdi, su rigore, a dare un senso ancora più rotondo al risultato.
Nel Napoli, quando si parla dei migliori in campo, chissà perché ci si dimentica – però – di un giocatore importantissimo. Gli elogi sono, anche giustamente, tutti per Milik e la sua regolarità nel far gol; per Koulibaly e la sua straordinaria bravura nel fare muro a qualsiasi azione avversaria; per Insigne e la sua capacità di inventare e colpire; insomma, nel giro di complimenti finisce spesso per essere escluso invece Callejon, che rappresenta la sintesi perfetta del giocatore moderno. Un equilibratore favoloso, capace di giocare indistintamente sulle due fasce, di fare il primo difensore e di essere il primo attaccante, bravo in contropiede e essenziale quando invece si sceglie la manovra ragionata. Giusto dunque applaudire il Napoli per questa sua bellissima risposta, indispensabile mettere al centro degli applausi questo giocatore che fa la fortuna e la felicità di qualsiasi allenatore.
Alessandro Vocalelli