Fiamme nella notte nella baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Gioia Tauro. L’incendio, che ha coinvolto una quindicina di baracche verso mezzanotte, ha provocato la morte di una persona. Sul posto sono intervenute immediatamente tre squadre di Vigili del Fuoco, polizia e carabinieri ed è stato possibile contenere ulteriori, gravi effetti. In corso le indagini per accertare la dinamica di quanto avvenuto.
I 15 migranti rimasti senza un tetto sono stati prontamente ricoverati presso la nuova tendopoli gestita dal Comune di San Ferdinando. Dopo l’incendio il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha convocato una riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nell’incontro è stato messo a punto il piano per trasferire i migranti: dopo le procedure di identificazione e la verifica dei requisiti di legge (permesso di soggiorno), quelli che lo vorranno saranno trasferiti nei centri Sprar o Cas della provincia di Reggio Calabria. Durante il vertice il Prefetto ha richiamato ”l’importanza di attuare politiche attive di integrazione e inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro – si legge in una nota – attraverso forme di accoglienza diffusa, anche ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione, così come convenuto nelle riunioni che si sono susseguite in Prefettura. In quelle occasioni, anche la Regione Calabria ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema con strumenti che incentivino le locazioni, come la creazione di un apposito Fondo di garanzia per i proprietari che concedono un immobile in locazione, nonché l’investimento di risorse finanziarie per l’eventuale ristrutturazione di beni confiscati o del patrimonio pubblico”.
Al vertice erano presenti il Questore Raffaele Grassi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Flavio Urbani, il vice comandante dell’Arma dei carabinieri Stefano Romano, il sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi e il rappresentante di Vigili del Fuoco, Carmelo Triolo.