Il Parma si ferma a una traversa di Gervinho, poi cerca in ogni modo di opporsi all’Inter. Che non fa impazzire o innamorare, ma, dopo un quarto d’ora di paura e di tremori, si trasforma in una squadra.
Che prima non prevede il gol (oltre sei ore in bianco, del resto) e poi, su errore del Parma, lo trova. Con Lautaro appena entrato. Servito in verticale da Nainggolan, il ragazzo ha fatto ciò che a Icardi non è mai riuscito: controllo e palla dentro.
Passato il momento no dell’Inter? Calma. Con l’Inter non si sa mai. Possiamo intanto dire che la difesa è sempre forte, che Vecino ha evitato non so come, la seconda ammonizione, che Nainggolan ha lasciato intuire quale possa essere il suo apporto e intanto ha mostrato una linea che avevamo dimenticato possedesse: ha perso quattro chili e si nota.
Ed eccoci all’attacco: Perisic si è dato da fare, ma ha concluso poco e Icardi ha preso rari palloni e quei rari li ha sfruttati male. Si ritroverà, prima o poi.
Spalletti, ormai picchiato ogni giorno dagli ex amici e accerchiato dai pretendenti, avrà qualche giorno di pausa. Se non cerca nemici, arriva sino a fine stagione.
Roberto Renga