Il “decretone” che conteneva Quota 100 e il reddito di cittadinanza è stato approvato. E’ successo oggi al Senato ed è accaduta quasi in contemporanea la diffusione da parte della Commissione Europea di un memorandum nel quale si afferma che questi provvedimenti mettano a rischio la stabilità italiana e dell’intera zona euro.
Le parole di Renzi
D’accordo con la Commissione, Matteo Renzi oggi al Senato ha sostenuto che il provvedimento “è il biglietto da visita del Governo, un Governo che ha mentito ai suoi elettori sia in questo provvedimento che nell’abolizione della legge Fornero nella prima settimana di esecutivo“. Parole dure, respinte al mittente dal Ministro Tria e dal Senatore Andrea Ostellari, che ha commentato le parole dell’ex Premier a “Lavori in corso”.
“Quota 100, Renzi e il PD non l’hanno capita”
“L’ho trovato un intervento un po’ ‘attapirato” ha detto Ostellari, altrettanto duro con il senatore del PD: “Io ricordo a me, agli italiani e a lui i decreti che hanno fatto loro. Gli ottanta euro dati da loro agli italiani per una sorta di consenso elettorale sono costati dieci miliardi di euro.“
Ma respinte le critiche al mittente, il Senatore Ostellari spiega poi le ragioni del suo appoggio ai provvedimenti che invece lui dice funzionali alla crescita del paese: “In particolare Quota 100 cosa fa? Libera posti di lavoro, crea situazioni per i giovani, consente a persone che prima erano braccate dalla legge Fornero di ritornare a sperare in un futuro diverso, cosa che evidentemente Renzi e il suo partito non sono riusciti a capire, perché se sono arrivati a questa situazione in termini elettorali evidentemente hanno perso il senso della Misura.”
“Con l’Europa abbiamo visioni diverse del futuro”
“Per quanto riguarda le risposte che daremo all’Europa e in particolare alla Commissione Europea“, ha proseguito il Senatore, “noi abbiamo un’idea diversa del futuro del nostro paese e dell’Europa stessa“: velato l’accenno alla politica sovranista della Lega che da sempre, soprattutto dall’inizio di questo esecutivo si è vista bacchettare dai vertici UE, ma anche in questo caso rimanda le critiche a Bruxelles con tanto di francobollo: “L’investimento che abbiamo fatto costa meno dei provvedimenti che, appunto, hanno adottato i governi precedenti“.
Ostellari non ha invece commentato le parole del Ministro Tria, che oggi ha riservato una stoccata alla Germania sostenendo che il bail in fosse un ricatto mal digerito anche dalla Banca d’Italia: “Non mi interessa essere aggressivi o meno, mi interessa riuscire a risolvere problemi con un po’ di buon senso cambiando un’Europa che allora aveva evidentemente sostenuto cose non più sostenibili ora. Dobbiamo pretendere che l’Europa faccia la propria parte, non possiamo fare quelli che vanno a Bruxelles e si accontentano della pacca sulla spalla: abbiamo ricevuto dal popolo italiano un preciso mandato, non saremo più il fanalino di coda dell’Europa.“