A un passo dalla macchina del tempo!

Sheldon Cooper avrebbe già snocciolato una spiegazione semplice, super sarcastica e colma di compassione, noi proviamo a semplificarla così...

Non è il titolo di un nuovo programma televisivo e nemmeno un “Ri-ri-ritorno al futuro”, è una speranza che per la prima volta si concretizza attraverso un computer quantistico. Cosa è successo? Un gruppo di ricercatori ha riportato lo stato di un computer quantistico una frazione di secondo nel passato.

Lo studio dal titolo “Freccia del tempo e sua inversione sul computer quantistico IBM” è stato pubblicato su Scientific Reports, rivista scientifica che pubblica ricerche “scientificamente e tecnicamente valide per metodologia e analisi”. Ma cosa è stato fatto nell’esperimento?

L’esperimento

Sulla rivista leggiamo che “Scoprire l’origine della ‘freccia del tempo’ rimane una sfida scientifica fondamentale. Nell’ambito della fisica statistica, questo problema era indissolubilmente associato alla Seconda Legge della Termodinamica (…) Ciò pone una questione: se sia possibile sviluppare protocolli per aggirare l’irreversibilità del tempo e, in tal caso, implementare praticamente questi protocolli. Qui mostriamo che, mentre in natura (…) l’inversione del tempo può sembrare improbabile, si può progettare un algoritmo quantistico che includa una coniugazione complessa e quindi inverta un dato stato quantico. L’uso di questo algoritmo su un computer quantistico IBM ci consente di dimostrare sperimentalmente una dinamica temporale a ritroso per un elettrone disperso su un’impurità a due livelli”.

Lo spiegone

Sheldon Cooper avrebbe già snocciolato una spiegazione semplice, super sarcastica e colma di compassione, noi proviamo a semplificarla così: le leggi fisiche non fanno differenza tra ciò che è passato e ciò che è futuro, sulla base di questo assunto perché non provare a “violarle”? La legge in questione è quella della Termodinamica. Per farlo, o tentare di farlo, è necessario isolare un sistema in modo tale da non riceve alcuna influenza o contaminazione dall’esterno. Si è scelto di isolare un elettrone e progettare un algoritmo che attraverso un computer quantistico provi a dimostrare che sia possibile una “dinamica temporale a ritroso” di quell’elettrone. Quindi indietro in quello che per noi è il tempo!

E’ evidente come lo studio dei ricercatori del Moscow Institute of Physics and Technology, insieme a colleghi statunitensi (Argonne National Laboratory) e svizzeri (ETH Zurich) sia prettamente teorico e ancora in sperimentazione, ma che convinca o no questo è certamente un piccolo passo per l’uomo verso la possibilità di viaggiare nel tempo!