Anche questa settimana l’economista Antonio Rinaldi risponde ai dubbi degli ascoltatori. Insieme a Fabio Duranti, il Professore Rinaldi spiega cosa sta succedendo in questi giorni alle banche europee. Moneta elettronica? Dopo le riflessioni della scorsa settimana in compagnia del Responsabile Ufficio Studi FDI Francesco Filini, ecco cosa ne pensa il Professore.
Che sta succedendo alle banche europee?
“Vi ricordate il disastro di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti? Inizia tutto da lì”.
“L’Italia – spiega Rinaldi – scelse di non far intervenire il Fondo Interbancario Tutela Depositi, che è uno strumento privato dà supporto alle banche in difficoltà senza che i propri clienti ne abbiano disagio. Perché scelse di non farla intervenire? Perché l’anno prima successe un fatto analogo con un’altra banca, la Tercas. Il Fondo era intervenuto (…) e l’Unione Europea dichiarò questo intervento illegittimo. Memore dell’infrazione, quando è avvenuto il fattaccio l’Italia non ha chiesto al Fondo di intervenire e ci fu un bagno di sangue, perché molta gente si suicidò. Arriviamo all’altro giorno: la Corte Europea ha detto che quell’infrazione non c’è stata. E adesso? Chi li paga i danni?”
Moneta elettronica: il parere del Prof. Rinaldi
“Faccio una domanda: quante volte capita di pagare con bancomat o carta di credito? A me regolarmente”.
“Mi piace molto lo yogurt alla ciliegia. Come mai se vado a fare una ricerca sulle formiche cinesi mi appare la pubblicità dello yogurt? Io vorrei salvaguardare al massimo la nostra privacy. Sei indotto a pagare con questi strumenti che sanno esattamente dove sei stato, cosa hai comprato, i tuoi gusti. Sanno perfettamente tutto e seguono storicamente le tue spese. Io sono nato uno spirito libero e vorrei che tutti fossero liberi e senza condizionamenti da nessuno. Per cui mi auguro che rimangano i contanti”.