Claudia Terzi, assessore ai trasporti della regione Lombardia, è intervenuta ai microfoni di Radio Radio commentando la vicenda dell’attentato allo scuolabus da parte del senegalese Sy. In particolare l’assessore si è focalizzato sulla difficoltà nel poter conoscere i precedenti penali di un dipendente date le normative vigenti in Italia.
“Dobbiamo pensare ad un intervento che ci consenta di verificare i requisiti,le condizioni giuridiche, di un dipendente anche dopo l’assunzione, in particolare di chi ha una interazione con un pubblico e soprattutto con un pubblico debole come sono i bambini.
In Italia c’è sempre la sensazione che quelli da tutelare siano quelli che compiono il reato e non le vittime. Se uno viene condannato per violenza sessuale, dovremmo fare grande pubblicità per far sapere a tutti che l’ha commesso, chi entra in contatto con la persona dovrebbe sapere che ha commesso questo reato. In italia invece nascondiamo tutto e così è difficile fare certe verifiche.
Bisogna pensare a un sistema che ci permetta di controllare l’idoneità e i precedenti penali.”