La Lazio della stagione 1999-2000 è sicuramente tra le squadre più forti degli ultimi trent’anni. Una formazione che ha regalato enormi soddisfazioni ai tifosi biancocelesti. Da quella rosa è uscita una quantità fuori dal comune di allenatori che stanno facendo grandi cose per i club, o le nazionali, in cui si trovano. Da Mancini a Simeone, da Simone Inzaghi a Sergio Conseiçao vediamo tutti gli allenatori che giocavano nella Lazio del secondo tricolore.
Alessandro Nesta
Il capitano della compagine campione d’Italia. Ha iniziato la sua carriera nel Miami FC. Dopo un settimo posto al primo anno riesce a centrare la qualificazione ai play-off classificandosi al primo posto. Viene eliminato in semifinale dai New York Cosmos. Il 14 maggio 2018 diventa allenatore del Perugia. Attualmente è in piena lotta play-off alla guida della squadra umbra.
Siniša Mihajlović
Inizia come vice di Mancini all’Inter portando a casa due scudetti e una Supercoppa Italiana. con l’arrivo di Jose Mourinho lascia l’Inter e si trasferisce al Bologna dove parte la sua carriera da allenatore. Da quel giorno rimane sempre nel giro della Serie A, con risultati alterni. Dopo l’anno straordinario alla guida del Catania, che porta addirittura al 13esimo posto, siede sulle panchine di Fiorentina, Sampdoria, Milan e Torino. Per lui anche un periodo alla guida della nazionale serba, con cui non riesce però a qualificarsi ai Mondiali 2014. Anche una breve parentesi allo Sporting Lisbona, dove però viene mandato via dopo 15 giorni, senza avere la possibilità di iniziare ad allenare. E’ tornato da fine gennaio sulla panchina del Bologna con l’obiettivo di condurre la squadra alla salvezza.
Nestor Sensini
Inizia la carriera alla guida dell’Udinese nel 2006, ma la sua esperienza dura poco più di un mese. L’anno successivo firma per l’Estudiantes portandolo al terzo posto nel Torneo di Clausura. Si dimette dopo sei giornate di torneo d’Apertura per poi firmare un contratto con il Newell’s Old Boys. Nel 2011 è ultimo dopo 10 giornate e lascia la guida tecnica della squadra. E’ il momento più basso della carriera di Sensini che dopo un periodo di stop viene contattato da Gabriel Omar Batistuta, segretario tecnico del Colòn che lo vuole assolutamente sulla panchina del club rossonero. La sua carriera da allenatore si chiude ufficialmente quando quattro anni fa torna al Newell’s Old Boys, ma stavolta da direttore generale.
Matías Almeyda
Il 26 giugno 2011 conclude la carriera da giocatore retrocedendo con il River Plate. Dopo due giorni ne diviene allenatore e l’anno dopo vince il campionato riportanto i Milionarios nella prima divisione. Lascerà il club l’anno successivo, dopo 20 partite, con la squadra a metà classifica. Si ripete nel Banfield, vince subito la Primera B Nacional e due anni dopo lascia. In Messico col Chivas vince una Coppa del Messico di Apertura, una di Clausura,una Supercoppa Messicana e una Champions League del Nordamerica. Attualmente è alla guida dei San Jose Earthquakes squadra che milita nella Major League Soccer.
Diego Pablo Simeone
Inizia la carriera nel 2006 alla guida del Racing Club, e sceglie come vice Matías Almeyda. L’attuale allenatore dell’Atletico Madrid negli anni ha trasformato i colchoneros in una squadra di livello assoluto. Dopo aver conquistato due campionati nella sua Argentina, il primo con l’Estudiantes il secondo col River Plate torna in Italia per allenare il Catania. Con i siciliani stabilisce il record storico di 46 punti classificandosi al 13esimo posto. Dopo due stagioni lascia la Sicilia, e, dopo un breve ritorno al Racing Club si accasa all’Atletico Madrid. Al timone della squadra di Madrid ha vinto: due Coppe di Spagna, un Campionato spagnolo, una Supercoppa di Spagna, una UEFA Europa League, due Supercoppa UEFA. Tutte le società lo vorrebbero ma lui ha di recente firmato un contratto che lo terrà in Spagna ancora per parecchie stagioni.
Sergio Conceiçao
Un campionato portoghese e una coppa nazionale per l’ex esterno destro della formazione laziale. Ha iniziato la sua carriera da allenatore nel Braga conquistando il quarto posto e perdendo la finale di coppa portoghese contro lo Sporting Lisbona. L’anno successivo ha preso il Nantes al penultimo posto e lo ha portato fino al settimo in 4 mesi. Ha quindi deciso di accettare l’offerta del Porto con cui ha appena raggiunto i quarti di finale in Champions League.
Roberto Mancini
L’attuale commissario tecnico della nazionale già nella sua ultima e vincente stagione con la maglia della Lazio era considerato un secondo allenatore in campo. Inizia la carriera come vice di Erikson per poi passare alla Fiorentina per la prima esperienza da mister. Nel suo palmares da allenatore troviamo: Tre campionati di serie A, quattro Coppa Italia, una Premier League, un FA CUP, un Community Shield e un coppa di Turchia. Aspettiamo con ansia trionfi anche livello di nazionale.
Simone Inzaghi
Inizia la carriera in panchina alla guida della Primavera della Lazio nel gennaio 2014. In 2 anni vince per 2 volte la coppa di categoria ( che i biancocelesti non vincevano da 35 anni) e una Supercoppa. Nel 2016 esordisce dopo l’esonero di Stefano Pioli sulla panchina della prima squadra. L’anno successivo è pronto ad allenare la Salernitana quando viene invece richiamato nella capitale dopo il gran rifiuto di Marcelo Bielsa. L’attuale allenatore della Lazio vanta nel suo palmarés una Supercoppa Italiana vinta all’ultimo respiro contro la Juventus.
Marco Napoleoni