Fabio Capello ha acceso autorevolmente il dibattito, eleggendo Pelè, Maradona e Messi come i tre extraterrestri del calcio. E di fatto escludendo Ronaldo, che in questi anni ha però dimostrato – e con l’Atletico è stata soltanto una controprova – di avere tutte le qualità per partecipare alla galleria dei migliori. Personalmente credo che come calciatore il più grande in assoluto sia stato Maradona, capace di vincere da solo addirittura un Mondiale. Ma il più grande uomo di calcio in assoluto, per quello che ha rappresentato come giocatore e allenatore, è stato invece Cruyff, un talento formidabile in campo e un uomo capace di essere anche un innovatore, uno stratega, in panchina.
Troppo spesso ci si dimentica di lui, che invece ha rappresentato l’ideale, il massimo nell’interpretazione di questo sport, come creatore di gioco nel doppio ruolo. E anche come calciatore Cruyff è stato comunque di un livello assolutamente superiore, capace di fare in velocità giocate che fino a quel momento anche i più grandi facevano invece con un passo più ragionato e più lento. Insomma, quando si parla di calcio, uno così merita sempre, ma proprio sempre, di essere ricordato.
Alessandro Vocalelli