“Nella vita sono timida: mi chiedi un’informazione per strada e divento rossa. Ma se ballo davanti alle persone invece sono una pantera”. Matilde Brandi nel salotto di ‘Io le donne non le capisco’, con Sonia D’Agostino anche Gloria Trocchi, vicepresidente SIME (Società Italiana di Medicina Estetica), Loredana Petrone e la musica di Maurizio Pani.
“In un uomo mi colpisce lo sguardo – racconta la ballerina e conduttrice televisiva – e poi la cura nell’abbigliamento. Non costoso, ma curato. Poi naturalmente che quando ci parli sia un attimo profondo. Penso che sia quello che cercano anche gli uomini”.
“Una cosa che piace di me è che sono molto tifosa della Roma. Il mio compagno è interista e ogni tanto si arrabbia”.
Cos’è allora che fa innamorare Matilde Brandi? “Quando io e il mio compagno ci siamo conosciuti – spiega – non ci siamo frequentati. Abbiamo iniziato dopo un po’. Non so se credere all’amore a prima vista. Credo che sia una cosa che va alimentata di giorno in giorno”.
Secondo una ricerca il 32% di donne single tra i 45 e i 65 anni afferma di stare benissimo da sola. Solo il 19% degli uomini appartenenti alla stessa fascia d’età afferma lo stesso. La domanda del giorno è proprio questa: è meglio stare single o in coppia? “I miei genitori hanno avuto più di 60 anni di matrimonio – racconta Matilde Brandi – si sono amati e si sono odiati. Una storia d’amore che… ci metterei la firma! E’ vero, le donne riescono a stare da sole – continua – però prima le famiglie erano più disposte a soffrire. Le nostre mamme si sono sacrificate, perché è normale che le cose non vadano sempre bene”.
Ballerina, ma brava anche a cantare e dipinge per passione: “Ho fatto anche delle mostre. Prendi una tela, pennello, colori e fai quello che ti dice il cuore”.