“Non sparare a salve, spara a Salvini”: la reazione del ministro alla scritta choc a Lecce

A grandi caratteri sul muro di cinta del complesso Studium 2000, la scritta è stata realizzata con la vernice spray all'ingresso nord di Lecce, nei pressi del cimitero monumentale.

Campeggia nelle ultime ore, in stampatello, sul muro di cinta del complesso Studium 2000 di Lecce una nuova, offensiva scritta, realizzata con vernice spray, contro il vicepremier della Lega, Matteo Salvini.

Non sparare a salve, spara a Salvini“: questo il raccapricciante contenuto del testo non firmato rivolto al ministro dell’Interno, il secondo che fa capolino nei pressi della città: già qualche settimana fa, il 9 febbraio scorso, era comparsa una scritta analoga in via Ardua, e già monitorata dalla polizia locale e dalla questura.

Ancora una volta qualche idiota si è reso protagonista di un gesto tanto ignobile quanto codardo” ha commentato Rossano Sasso, deputato pugliese della Lega, ribadendo che “questo è infatti incitare a sparare a Salvini imbrattando muri con lo spray. Ho il vago sospetto che a compiere questo schifo siano stati personaggi vicini ai centri sociali, che a Lecce si sono già resi protagonisti di simili gesta. Proprio oggi ero con Salvini a Matera dove ho visto ancora una volta, se ce ne fosse ulteriore bisogno, l’ affetto del popolo nei confronti del nostro Ministro dell’Interno. Ecco, chi auspica violenze e spari contro Salvini è un nemico del popolo italiano. Auspico che i responsabili vengano individuati e condannati. Tali gesti non vanno sottovalutati, la speranza è che tutti abbassino i toni compresi gli intellettualoni che attaccano ed insultano Salvini un giorno si è l’altro pure“.

Decisa e risoluta la reazione del diretto interessato che, pochi minuti fa su Twitter, ha scritto: “Idioti, penosi, sfigati. Spero vi becchino. Avete trovato il ministro sbagliato, non mi faccio intimorire io“.

La nuova scritta contro il ministro degli Interni, segnalata dai responsabili della testata locale on line dei mussulmani in Italia “Daily Muslim”, è sottoposta al vaglio degli agenti della Digos, che stanno indagando sull’accaduto.