I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica (Dipartimento Pubblica Amministrazione), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del locale GIP con la quale è stato disposto il sequestro di somme di denaro, beni mobili e immobili per oltre 700.000 euro nei confronti di tre società e altrettante persone fisiche, accusate a vario titolo, unitamente ad altri due, di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, falso ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla realizzazione di un progetto sperimentale per la produzione di energia solare/termica denominato FAE.
Il progetto FAE – Fotovoltaico ad Alta Efficienza, finanziato con fondi nazionali e comunitari per un importo pari ad € 1.857.039,44 nell’ambito della linea di intervento 4.1.1.1. PO FERS 2007/2013, concessi dall’Assessorato Regionale delle Attività Produttive della Regione Siciliana, prevedeva la realizzazione di impianti sperimentali per la produzione di energia solare/termica ad alta efficienza per complessivi 100 Kwp (kilowatt picco) ad opera di un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) composta da cinque persone giuridiche e dall’Università degli Studi di Palermo. In realtà le indagini hanno consentito di appurare che è stato realizzato e testato un impianto di soli 4 Kwp nella sede di viale Delle Scienze – Edificio 16 dell’Università, senza che ci sia stato alcun ridimensionamento dei costi rendicontati in relazione al progetto finale effettivamente realizzato.
L’attenzione investigativa si è concentrata in particolar modo sulle posizioni di G.L. di 58 anni, amministratore della Helios Montaggi s.r.l., L.C. di 54 anni, amministratore della Lanaros.r.l., E.P., di 51 anni, amministratrice della Easy integrazioni di sistemi s.r.l., F.M.M. di 521 anni, amministratore della Idea s.r.l. (capofila dell’ATS), G.C. di 51 anni, titolare della ditta individuale Gc software. Le indagini, condotte mediante acquisizioni e analisi documentali, accertamenti bancari e controlli incrociati nei confronti di tutti i fornitori dei beneficiari delle erogazioni, nonché intercettazioni telefoniche, hanno fatto emergere una condotta “preordinata” alla fraudolenta percezione di ingenti finanziamenti pubblici, con pari danno per il bilancio nazionale e comunitario, attraverso l’artificiosa rappresentazione di spese mai sostenute, a carico dei legali rappresentanti delle società.
“La produzione di documentazione falsa, mirata a dimostrare il possesso dei requisiti per poter ottenere il finanziamento e il sostenimento dei costi per la realizzazione del progetto, è stata massiva e sistematicae ha riguardato anche perizie, contratti di locazione, e persino bollette per il consumo di energia elettrica – dicono le fiamme gialle -Al termine delle indagini sono state denunciate 5 persone fisiche responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ed emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti”. Sono state inoltre segnalate 3 persone giuridiche per l’illecito amministrativo dipendente dal reato di truffa aggravata. Le attività di esecuzione delle misure cautelari reali sono state condotte fra le province di Palermo, Messina e Vicenza.
“Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Palermo, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, a contrasto agli sperperi di risorse pubbliche provenienti dai fondi europei, nazionali, regionali e locali e alle connesse condotte di reinvestimento illecito in beni e attività economiche, che rappresentano un rilevante danno non solo per il complessivo sistema degli incentivi alle imprese ma soprattutto alimentano una concorrenza sleale a nocumento degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole”, spiegano le Fiamme gialle.