Ora l’Ajax contro il City. Se capita, contro il Barcellona: squadre che fanno un calcio del suo stesso tipo e con calciatori di grande qualità. E allora sapremo se è rinato il calcio olandese o sta solo vivendo una favola tra tulipani e mulini a vento.
Nel primo tempo più Juve che altro. Pressing, marcature, aggressvità. Gol di Cristiano e pari olandese per un errore di Bernardeschi, che si addormenta. Ci si chiede a quel punto: reggerà la Juve sino alla fine?
La risposta è no. Perchè la fatica si paga e perchè l’Ajax, più fresco e finalmente libero dei lacci bianconeri, si piazza alla play station, muovendosi e facendo danzare la palla, come non si vedeva da anni e anni. La Juve ha retto grazie al suo codice fiscale in porta e a una giocata bellissima di Pjanic. Ma la resa era nell’aria, inevitabile.
L’Ajax corre di più. Ma correva anche più del Real. Ci si deve chiedere comunque come mai le squadre italiane reggano solo un tempo.
Non ha senso invece pretendere che la Juve faccia calcio come l’Ajax. In Olanda giocano così da una vita e noi, da due vite, ci limitiamo a mettere trappole agli avversari.
La Juve ha fallito la stagione? Lo scudetto lo sta per vincere e in Champions ha perso contro un avversario che sembra un sogno calcistico e non sappiamo dove potrà arrivare.
Però Agnelli dovrà rivedere i suoi conti. Si potrebbe anche dire: ha fatto bene a investire su Cristiano. Per me, sì. Anche questa volta il portoghese ha fatto il suo. Gli altri no, a parte Emre Can e il portiere.
L’Ajax ha un Ronaldo solo suo: il gioco. Ora venderà i migliori e questo potrebbe essere il suo limite.
Roberto Renga