Le 10 cose trash che speri di trovare a ogni matrimonio (se no poi che racconti?)

Abiti, nonne allegre, musica discutibile e il fenomeno della festa: lo zio

L’album di nozze è l’unico ricordo concreto del matrimonio, ma anche l’unica testimonianza che può ricordare a distanza di anni degli scivoloni di stile in un giorno tanto importante. Esiste un rigido galateo per i matrimoni o il concetto di trash è relativo? Abbiamo raccolto per voi la lista delle 10 cose trash che lasciano sempre qualche aneddoto divertente da raccontare.

1 – Quella vestita male

Perché nascondersi, ogni matrimonio ha bisogno di un outfit bizzarro del quale continuare a parlare per generazioni. Che sia per la scelta di colori troppo sgargianti o perché un piede spinge un po’ troppo fuori dal sandalo, l’abbinamento sbagliato è un must-have dei ricordi trash del matrimonio. Bisogna ricordare solo una regola: se non c’è nessun outfit da criticare, quella vestita male sei tu.

2 – La nonna scurrile

Come non amarla quell’età in cui tutto è concesso? Le brutte parole, i commenti sconci sui bei testimoni dello sposo, gli insulti a qualche nuora defunta o a qualche vicina che non è stata invitata. Le nonne senza peli sulla lingua sono il meglio dei vecchi filmini tremolanti e dei nuovi smart-video da conservare per sempre.

3 – Lo zio ubriaco

Il problema non è lo zio in sé o il fatto che abbia bevuto un bicchiere di troppo. Il disagio sta nel fatto che quel bicchiere in più allo zio serve per entrare in una realtà parallela. Un mondo in cui lui ha ancora 20 anni e il fascino da bagnino abbronzato che balla intorno al fuoco a mezzanotte. Come è facile immaginare lui di anni ne ha 65, non è abbronzato e di fuoco a mezzanotte ci sono solo le sue guance rosse tutte sudate. Sorridi zio! C’è una pagina dell’album tutta dedicata a te.

4 – Gli animatori low cost

“Ma sì dai che importa, giusto per creare un po’ di movimento”: la frase che farebbe impallidire il peggiore dei wedding-planner. Mai. Mai sottovalutare l’animazione ai matrimoni. Meglio non assumere nessuno se l’alternativa sono parrucche da night club e barzellette del dopoguerra. Mancano solo un paio di balle di fieno ed è fatta: il momento imbarazzante è servito. Come capire se avete sbagliato gruppo di animazione? Semplice! L’unico a divertirsi è lo zio.

5 – L’accessorio fluo

Se siete stati così bravi da azzeccare i perfetti animatori (o da non chiamarne nessuno), non temete: a un certo punto lui, come per magia, spunterà lo stesso. L’accessorio fluo. Che sia sotto forma di cappello, di bastoncino colorato o di occhiale finto senza lenti, non importa. Lui apparirà. Qualcuno dei vostri invitati riuscirà a intrufolarlo nella sala. A nulla serviranno i tentativi di monitoraggio, né potrete considerare rassicurante vedere solo piccole pochette e minuscoli taschini, lui è nascosto da qualche parte e ve ne accorgerete solo dopo che l’album sarà andato in stampa.

6 – La testimone cinica

Lei è quella che non si sposerà mai. Quella che odia pizzi, merletti e corredo. Quella che non capisce l’utilità delle bomboniere e che se potesse sceglierle opterebbe per dei gadget dell’Happy Meal. Lei, che l’unico motivo per cui è la testimone è perché era anche l’unica in grado di organizzare un addio al nubilato decente. Colei che storce il naso dal primo all’ultimo giorno di preparativi. La donna che spera di arrivare single a quella data solo per fare la splendida. La cinica e fredda amica della sposa che… si commuove talmente tanto da far piangere chiunque le passi a un raggio d’azione di quattro o cinque metri.

7 – Le scalze

Funziona come quando si osserva una ricostruzione dell’evoluzione della specie. All’inizio basse, struccate e con i capelli arruffati. Poi splendide, truccatissime e con tacchi da capogiro. Infine sudate, col trucco che cola, che ballano intorno a dei mucchi di scarpe. Sono le affezionatissime del tacco a spillo, quelle che non rinuncerebbero mai e poi mai all’occasione giusta per sfoderare il più alto e sottile dei loro stiletti. Non fosse che, superato l’effetto T-Rex delle prime ore, il passo si fa davvero insostenibile. E via a ballare in pista senza scarpe, non curanti di cocci, macchie di vino e sporcizia.

8 – I balli di gruppo

“Servono per rompere il ghiaccio”, ti dicono. Ma poi l’effetto è sempre una via di mezzo tra il divertente, goffo e mostruoso. Sì perché se da un lato le giovanissime si lanciano nella migliore delle coreografie – perché neanche a dirlo vanno tutte a scuola di ballo – dall’altro arrivano loro. Gli uomini. Loro lo sanno che i balli di gruppo sono gli stessi da generazioni. Sanno che esistono delle differenze tra bachata e mambo. Ma non importa, qualunque sia la canzone scelta, dal Ballo della Casalinga a La Bomba, loro eseguiranno sempre una e una sola sequenza: “Baila tu baila alegria macarena…” (Già, queste parole neanche esistono).

9 – Le zitelle

Su di loro c’è poco da dire: se sono over 70 sono un po’ acide, fanno qualche battuta simpatica, ma tutta la famiglia le vuole perché il loro regalo, si sa, è molto, molto generoso. Se sono under 30 invece sono solo acide. La parte divertente? Scusate, ci stiamo ancora pensando.

10 – Gli/le ex fidanzati/e

“Ma siamo cresciuti insieme”, “Dai eravamo ancora piccoli”, “Su non c’è niente da temere siamo solo amici”. La presenza di ex fidanzati (o fidanzate che siano) ai matrimoni regala sempre un ricco reportage di espressioni indimenticabili. Non importa che si tratti di ex degli sposi, degli amici o dei parenti. Se in sala entra l’ex fidanzato di qualcuno si percepisce subito. Ha inizio un gioco di sguardi stile western così intenso che senza che nessuno se ne accorga invece della marcia nuziale inizia la colonna sonora de Il buono, il brutto e il cattivo di Morricone.