“Non vuole fare i compiti a casa: i familiari lo ammazzano di botte, aveva solo 9 anni” Novembre 2018
“Lascia i bimbi in auto e va a fare shopping: la figlia di 6 anni uccide il fratellino con la cintura di sicurezza perché aveva iniziato a piangere.” Dicembre 2018
“Uccide il figlio di un anno davanti alla moglie impassibile, coppia in manette”. Marzo 2019
“Mette vodka nel biberon del figlio di 8 mesi, poche ore dopo il piccolo muore” Gennaio 2019
“Picchia il figlio e spacca il naso alla moglie: la brutale aggressione per una doccia di troppo” Marzo 2019
“Napoli, rompono la sponda del lettino nuovo: compagno della madre uccide bimbo di 7 anni e ferisce la sorellina” Gennaio 2019
E poi è di ieri l’ennesimo raccapricciante episodio in cui a perdere la vita è Gabriel, due anni, ucciso perché in macchina disturbava i genitori appartati in cerca di intimità. Per questa ragione, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, dopo averlo disteso per terra sul prato la mamma, Donatella Di Bona, ha tappato la bocca del piccolo con una mano mentre con l’altra lo ha strangolato fino a renderlo cadavere.
Ultimamente le pagine di cronaca si riempiono sempre più di storie di donne che pur di tenersi un uomo dentro casa fanno fuori i propri figli o lasciano che i partner li ammazzino. Allora personalmente, passato il momento dell’incazzatura, mi chiedo come sia possibile uccidere il proprio figlio solo perché ti sta dando fastidio nel bel mezzo di un momento di intimità? Che madre sei?
L’unica risposta che la razionalità mi suggerisce è che senza dubbio sei una madre e più in generale una persona schifosa. Non esistono argomentazioni psicologiche per raccontarti in altra maniera. Tu sei una madre di merda, Punto.
Per quanto io legga un po’ ovunque appelli a favore delle donne, perché essere donna oggi è complicato, perché spesso le donne vengono lasciate sole, e quindi dovrebbero essere capite e aiutate e supportate, perché come dicono quelli bravi l’essere madre è pieno di sfaccettature a noi sconosciute.
A noi sconosciute? Mia nonna ha cresciuto una figlia durante la guerra, con mio nonno in prima linea in Grecia, e nonostante le difficoltà non ha ammazzato mia madre. Noi oggi invece dovremmo cercare di capire e chiederci cosa spinge una donna di 28 anni a uccidere il proprio figlio solo perché la distrae da una scopata?
No, io personalmente non voglio cercare di capire né di giustificare in nessun modo. Rimango del mio lapidario parere che dovremmo cominciare a fare una differenza tra quelle donne che possono e devono essere madri e quelle che invece malauguratamente decidono di essere madri ma nella realtà dei fatti sono delle madri indegne.
Scusate se mi sono permessa, in questa occasione, di usare termini un po’ forti ma credo che tanti la pensino come me. I figli quando vengono al mondo non chiedono nulla. Hanno solo il diritto di essere amati, e voi madri il dovere di amarli.