Siamo ancora indispensabili, senza Forza Italia il centrodestra perde… Noi siamo l’unica forza moderata di una coalizione vincente solo se corre insieme e io resto a Bruxelles l’unico argine al populismo anti-europeo. Più di questo non si poteva fare, ho dato il massimo. Queste, a quanto apprende l’Adnkronos, le prime reazioni di Silvio Berlusconi al voto delle europee. Il Cav tira un sospiro di sollievo e con lui un partito intero. Il rischio salvinizzazione sembra, almeno per ora, essere stato scongiurato. E anche i timori di un flop di preferenze per il leader.
Tutti gli exit poll, in media, danno Forza Italia al 10%, quella che da tanti azzurri viene considerata la soglia di sopravvivenza. Niente tracollo, dunque. Gli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono avvertiti. Non c’è alternativa al centrodestra unito, va ripetendo in queste ore Berlusconi. E la possibile vittoria in Piemonte con l’azzurro Alberto Cirio, candidato imposto dall’ex premier e non gradito al Carroccio, apre nuovi scenari anche a livello nazionale. Per il partito forzista significa uscire dal cono d’ombra, sottraendo al Pd un territorio chiave guidato da un presidente di richiamo come Sergio Chiamparino, mentre per la Lega vuol dire conquistare tutte le regioni più produttive del Paese.
Siamo ancora indispensabili, senza Forza Italia il centrodestra perde… Noi siamo l’unica forza moderata di una coalizione vincente solo se corre insieme e io resto a Bruxelles l’unico argine al populismo anti-europeo. Più di questo non si poteva fare, ho dato il massimo. Queste, a quanto apprende l’Adnkronos, le prime reazioni di Silvio Berlusconi al voto delle europee. Il Cav tira un sospiro di sollievo e con lui un partito intero. Il rischio salvinizzazione sembra, almeno per ora, essere stato scongiurato. E anche i timori di un flop di preferenze per il leader.
Tutti gli exit poll, in media, danno Forza Italia al 10%, quella che da tanti azzurri viene considerata la soglia di sopravvivenza. Niente tracollo, dunque. Gli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono avvertiti. Non c’è alternativa al centrodestra unito, va ripetendo in queste ore Berlusconi. E la possibile vittoria in Piemonte con l’azzurro Alberto Cirio, candidato imposto dall’ex premier e non gradito al Carroccio, apre nuovi scenari anche a livello nazionale. Per il partito forzista significa uscire dal cono d’ombra, sottraendo al Pd un territorio chiave guidato da un presidente di richiamo come Sergio Chiamparino, mentre per la Lega vuol dire conquistare tutte le regioni più produttive del Paese.
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