Incessante duello a distanza tra i vicepremier. “Se si leggono i giornali sembra di essere tornati agli anni Settanta, io non voglio assolutamente che si alimenti questo scontro ideologico nel Paese. Non fa bene al Paese e fa bene a coloro che non vogliono parlare di cose concrete” ha detto Luigi Di Maio, lunedì sera, a Caltanissetta per festeggiare l’elezione del sindaco Roberto Gambino. “Mettiamoci a lavorare sulle cose concrete – ha aggiunto – abbiamo tante cose da fare, so che la Lega vuole la flat tax, noi vogliamo portare a casa leggi importanti come il conflitto di interessi: vediamoci e lavoriamo su cose concrete. Ma queste sono piazze pacifiche, non abbiamo mai avuto polemiche: dai fatti non alimentiamo scontri ma incontri”.
SALVINI – “Di Maio parla di tensioni nelle piazze? Mi sembra che le uniche minacce di morte siano contro di me. Per il resto i reati in Italia sono in calo ovunque mentre, purtroppo, sono in aumento i morti e gli infortuni sul lavoro” ha replicato in serata l’altro vicepremier, Matteo Salvini, chiamando in causa il ministero guidato dal leader del MoVimento 5 Stelle. Che poi, intervenendo a ‘Quarta Repubblica’, ha replicato: “Abbiamo urgenza di fare le cose concrete, invece Salvini continua a fare l’offeso sul caso Siri, l’ha presa sul personale”.