Il tifo non è vandalismo

La Lega celebra la Lazio, finalista di Coppa Italia, con un murales che viene imbrattato prima che gli artisti possano terminarlo

Per la finale di Coppa Italia la Lega ha deciso di far realizzare due murales per celebrare le due formazioni che giocheranno la finale. Il primo, quello dedicato alla Lazio, è stato realizzato a Ponte di Nona, e raffigura su una facciata il primo piano di Immobile, sull’altra l’abbraccio tra Luis Alberto e Senad Lulic. Ne verrà realizzato uno a Bergamo per celebrare l’approdo alla finale dell’Atalanta. Evidentemente queste due immagini raffigurate su un palazzo hanno dato molto fastidio, visto che, addirittura prima che fosse terminato, qualcuno ha pensato bene di rovinare il disegno sfregiando la faccia di Immobile.

Una questione di civiltà, non certo legata al tifo, in quanto la stessa cosa è successa anche per il murales dedicato a Totti al Rione Monti. Sembra che alcuni furbi non si siano accorti che nella città convivono i tifosi di due squadre rivali, che in quanto tali dovrebbero rispettarsi dentro e fuori dal campo. Perché il bello di essere in due è che si ha la possibilità di competere, sfottere, godere a volte anche per le disfatte altrui. Ma imbrattare un disegno che raffigura immagini care alla tifoseria opposta che senso ha?

E’ solo l’ennesima occasione per far passare i tifosi di Lazio e Roma come provinciali e vandali. A riempire i giornali di notizie che denigrano la città e chi la abita. Insomma a fare la solita figura meschina al di fuori del raccordo.

Il murales è stato prontamente ripulito e terminato. L’idea della Lega era di creare un’opera che restasse nel tempo. Speriamo…

Marco Napoleoni