L’Inter torna terza, nessuno scoop a San Siro Meazza, il Chievo sapeva di prestarsi alla sconfitta e così è stato per evidenti limiti di censo e di organico, tra l’altro ridotto in dieci per l’espulsione di Rigoni. Il gol di Politano ha cambiato il risultato ma non la noia della partita già fissata al lunedì sera, ore ventuno, dunque un’ora riservata a camomilla, pantofola e un buon libro, nel caso in cui si sappia leggere. Il raddoppio di Perisic ha chiuso il conto negli ultimi minuti.
La cosa più eccitante, si fa per dire, è stata la seconda voce di Sky, al secolo Lele Adani con le sue elucubrazioni sul gioco, gli schemi, le catene, la densità, il giro palla all’indietro che serve per andare avanti (testuale), insomma tutto il repertorio che riempie la sua bocca e il resto della testa. Segnalata, come d’abitudine, Wanda Nara inquieta perchè Mauro Maurito non è più la tigre e nemmeno il leone di prima, semmai un micio di peluche, costretto a lasciare il campo per Lautaro Martinez e uscendo tra i fischi degli ingrati tifosi nerazzurri.
A proposito: il gran pubblico di San Siro ha confermato l’amore per la squadra che per l’appunto chiamasi Beneamata e che è una premessa e promessa di superInter, con l’arrivo di Conte, la presenza di Marotta e i denari di Suning. Non va però evitato un accenno al ruolo di Spalletti che con la zanzara di Conte addosso prosegue il suo compito con qualche battuta del suo repertorio oscuro ai più ma sempre con la professionalità che ha contraddistinto la sua professione. Ma è già roba d’archivio.