Italexit: gli italiani vogliono veramente uscire dall’Unione Europea?

Si dice, si pensa, si crede... Ecco i dati reali sulla percezione che ha il popolo italiano dell'UE

A poche settimane dalle elezioni europee e a un passo (si fa per dire) dall’uscita del Regno Unito dall’Unione, bisogna votare informati. Euro, non Euro. UE, non UE… In campagna elettorale se ne sentono di tutti i colori. E allora facciamo chiarezza: quanti italiani vorrebbero veramente uscire dall’Unione Europea? La gente è davvero interessata a queste elezioni 2019 oppure no? Analizziamo i dati.

L’Eurobarometro è il canale ufficiale del Parlamento Europeo che si occupa di effettuare sondaggi di opinione in tutti gli Stati membri. Un report recente, datato 25 aprile 2019, ha mostrato qual è la posizione (e la considerazione) degli italiani rispetto all’Unione Europea, partendo proprio da questa domanda: “I cittadini britannici hanno deciso di uscire dall’UE, innescando la cosiddetta Brexit. Se domani si tenesse un referendum a proposito dell’appartenenza dell’Italia all’UE come voterebbe?”

Italexit o non Italexit?

Secondo il sondaggio il 49% degli italiani voterebbe per restare nell’Unione Europea, il 32% non saprebbe cosa fare e solo il 19% sceglierebbe con certezza l’opzione di divorzio. Dati che, come ben evidenziato nell’analisi del gruppo di esperti di Europhonica che seguono passo passo le dinamiche e le politiche europee, mostrano sì un aumento del 5% dei favorevoli a rimanere legati all’Europa (rispetto ai sondaggi del settembre 2018), ma coinvolgono comunque meno di metà della popolazione e una persona su tre non saprebbe cosa scegliere.

Le elezioni europee del 26 maggio 2019

Lo stesso sondaggio mostra anche il coinvolgimento del popolo italiano rispetto alle dinamiche europee, a partire proprio dalle prossime elezioni.

Il 51% degli italiani intervistati era a conoscenza della data esatta delle elezioni, il 40% andrà a votare e un +2% (rispetto al 2018) ritiene che il proprio voto abbia un peso nell’Unione Europea.

Che sia in atto un processo di crescita – seppur minimo – del coinvolgimento della popolazione rispetto a quest’entità rimasta negli anni una politica di secondo ordine?

Secondo una ricerca condotta dall’Università di Torino la risposta è sì: l’attenzione nei confronti dell’Europa è in crescita. Dato, questo, riferito allo spazio che media e notiziari starebbero riservando al tema ‘Europa’ sulle loro piattaforme e che riguarderebbe anche il modo di raccontarla. Da questa ricerca emerge cioè che i media italiani stiano facendo da “moderatori della diffusa negatività nei confronti dell’Europa”. Oltre a conferire maggiore visibilità al tema, dunque, ci sarebbe anche una certa tendenza a “smorzarne le criticità”.