Piove su Roma e la Lazio fresca vincitrice di Coppa. Su Simone Inzaghi preso da sogni bianconeri. Su Milinkovic Savic (che entra per il terzo gol) e su Correa. Sull’occasionale centravanti Bastos (!). Sull’esordiente Guerrieri. Su Sinisa che si batte il pugno sul cuore laziale. Non piove su Lotito, coperto in tribuna.
È una festa bagnata. Un abbraccio generale. Tra chi c’è, chi ci sarà, chi andrà altrove. In una serata così ci scappa pure il coro per De Rossi, cose insolite a Roma.
È partita sui generis. Che sarebbe finita in parità, come sempre succede in questi casi, si poteva immaginare. Alla Lazio bastavano gli applausi, al Bologna il punto della meritata salvezza.
Si sono visti bei gol, in particolare quello di Correa, un ragazzo da sposare. Un incanto il pallonetto di Bastos. Imperdibile e imprendibile la punizione di Milinkovic Savic. Si chiude in allegria e in bellezza. Il calcio vero è un’altra cosa, ma questa sera serviva altro.
Roberto Renga