Lega a valanga

La Lega è “primo partito al Nord e al Sud“. E’ il vicepremier Matteo Salvini a disegnare il quadro politico che emerge da queste elezioni europee. A scrutinio quasi ultimato, mancano circa 500 sezioni su 61.576, il Carroccio sfonda il 34%. Si tratta di un “successo incredibile, solo cinque anni fa i giornali parlavano di una Lega in via di estinzione”, dice nella notte dalla sede di via Bellerio il leader del partito dicendosi “felice”. 
Se Salvini pigliatutto ha quasi raddoppiato i voti rispetto alle politiche di un anno fa, ha invece perso consensi l’alleato di governo fermo a poco più del 17% con il Pd che lo ha superato sfiorando il 23%. Un messaggio telefonico per complimentarsi con l’altro vicepremier poi quasi il nulla. “Siamo stati penalizzati dall’astensione, soprattutto al Sud, ma ora testa bassa e lavorare, restiamo comunque l’ago della bilancia in questo governo e da qui in avanti più attenzione ai territori”, ha detto Luigi Di Maio che non si è fatto vedere nella sala della Lupa di Montecitorio. Il capo politico grillino ha preferito rimanere chiuso negli uffici del gruppo 5 Stelle con lo stato maggiore grillino (tra i presenti il ministro Elisabetta Trenta, i sottosegretari Stefano Buffagni e Vincenzo Spadafora, oltre ai vertici della comunicazione) per monitorare l’esito per M5S di questa tornata elettorale che vede il suo Movimento scavalcato dal Pd.


Un Pd euforico con il neosegretario Nicola Zingaretti che vince la prima sfida e torna in partita. I 5 stelle affondano e il Pd, dice, “torna protagonista di un nuovo bipolarismo” tra centrodestra e centrosinistra. “Questa è la novità politica” che consegna il voto delle europee. 
In tutto questo c’è Forza Italia che finisce sotto il 10% (non arrivando al 9%). Siamo ancora indispensabili… Più di questo non si poteva fare, ho dato il massimo sono state, a quanto apprende l’Adnkronos, le prime reazioni di Silvio Berlusconi al voto. Il Cav tira un sospiro di sollievo e con lui un partito intero. Il rischio salvinizzazione sembra, almeno per ora, essere stato scongiurato. E anche i timori di un flop di preferenze per il leader. 
A raddoppiare i consensi, rispetto alle scorse politiche, c’è anche Fratelli d’Italia (oltre il 6%) che entra nell’Europarlamento e, ricorda, insieme alla Lega “un’altra maggioranza è possibile”. E c’è un altro elemento, che la leader Giorgia Meloni non esplicita per nome e cognome ma si può leggere Fi: “C’era chi usava la tattica di dire che non avremmo raggiunto la soglia del 4%, quando si sapeva che non era un problema”, ha ricordato, ironizzando sui “menagrami”.
Dati Viminale – Quando sono state scrutinate 61.079 sezioni su 61.576, alle elezioni europee in Italia è sempre in testa la Lega con il 34,35%, seguita dal Pd con il 22,74% e dal Movimento 5 Stelle con il 17,03%. Forza Italia è all’8,77% e Fratelli d’italia 6,46%. +Europa – Italia in comune – Pde Italia è al 3,09%, Europa Verde al 2,29%, la Sinistra all’1,74%, Partito comunista 0,88%, Partito animalista 0,60%, Svp 0,53%, Popolo della famiglia – Alternativa popolare 0,43%, Casapound Italia – Destre unite 0,33%, Popolari per l’Italia 0,30%, Partito Pirata 0,23%; Forza Nuova 0,15%, Autonomie per l’Europa 0,07%, Ppa movimento politico pensiero azione 0,02%.ò n
Affluenza – Affluenza in calo del 2,59% alle elezioni europee in Italia. In base ai dati del Viminale, quando manca una sola sezione da scrutinare, l’affluenza alle 23 si attesta al 56,10% mentre alle precedenti consultazioni del 2014 si era registrata un’affluenza del 58,69.