Ha esordito, commentando i problemi di ricezione telefonica durante il collegamento con la battuta “basta che non vada via la linea alla piattaforma Rousseau mentre votano“ Nicola Biondo, giornalista e autore de “Il sistema Casaleggio“.
“La mia battuta è dovuta anche al famoso rapporto del Garante della privacy, che ha dimostrato, attraverso un’investigazione fatta da una società terza, che la piattaforma Rousseau è manipolabile e insicura e che, per questo, è stata multata pochissime settimane fa” ha spiegato il giornalista.
E ancora: “La verità è che Casaleggio è il padrone della ditta, e il M5S il braccio politico di un sistema commerciale che ha a capo Davide (Casaleggio, n.d.r.) che non è, per statuto, mai e poi mai sostituibile. Noi parliamo sempre di Luigi Di Maio e del Movimento, ma dovremmo smetterla e dovremmo parlare del padrone della ditta, che è Davide Casaleggio“.
Cosa c’è da aspettarsi allora domani, quando gli iscritti alla piattaforma Rousseau voteranno per la riconferma o meno della leadership pentastellata a Luigi Di Maio? Secondo Biondo “Il plebiscito è nei fatti, perché non c’è un’alternativa. Che questo plebiscito avverrà, lo vedremo. Questo è un partito padronale e lo dico con molta malinconia. Siamo passati dal partito padronale di Silvio Berlusconi a quello di Davide Casaleggio. Credo che gli italiani si meritino di meglio”.