Rissa+continua
radioradioit
/2019/05/rissa-continua/amp/
Politica

Rissa continua

layout="responsive" >

Quando mancano tre giorni al Consiglio dei ministri che deciderà sulle sorti di Armando Siri, il sottosegretario leghista ai Trasporti indagato per corruzione, i toni tra i due alleati di governo si fanno roventi. In mattinata è un post pubblicato sul blog delle Stelle a dare fuoco alle polveri. “Alla Lega chiediamo di non cambiare sempre discorso, ma di tirare fuori le palle su Siri e farlo dimettere“.

Affermazioni che vengono rinforzate dal capo politico del M5S, Luigi Di Maio che in tv, sul caso Siri rincara la dose. “Non ha senso attendere il rinvio a giudizio” come chiesto da Salvini, “perché la questione non è l’inchiesta in sé, ma un sottosegretario che avrebbe provato a favorire un singolo con una legge”, dice, prima di rivolgersi a Salvini: “E’ facile fare il forte coi deboli, questo è il momento del coraggio”.

Salvini però non si scompone. Nel corso di un incontro a Roma, si dice “stufo di insulti da alleati” assicurando però che “questo governo andrà avanti cinque anni”. Prova a contenersi, il leader leghista, ma poi non si trattiene e alla fine sbotta: “State attenti a come parlate perché elementi deboli rischiano di prendere sul serio gli insulti che mi arrivano addosso, sono stufo di essere oggetto di un tiro al bersaglio di chiacchieroni finti democratici che istigano all’odio e alla violenza”.

Quindi lancia l’ultimatum: “Non ho paura di niente e nessuno ma le parole hanno un peso. Tappatevi la bocca, lavorate e smettetela di rompere le scatole e insultare e minacciare il prossimo, questo ve lo dico ed è l’ultimo avviso”. Ma la tensione non si allenta. E a stretto giro, in serata, arriva la replica di Di Maio: “Con la corruzione non ci si tappa la bocca, si parla e si chiede alle persone di mettersi in panchina – dice il vicepremier intervistato da Massimo Giletti su La7-. Il Movimento 5 Stelle rimane un presidio di legalità”.

Sul caso Siri “non mollo per coerenza, chi getta un’ombra su governo si deve mettere in panchina”. Poi, calando il sipario su una giornata di offesi e insulti, Di Maio lancia la domanda che tutti, in queste settimane continuano a ripetere: “Ma perché dobbiamo arrivare a questo punto?”.

Adnkronos

Queste notizie pubblicate sul portale www.radioradio.it sono fornite da Adnkronos, agenzia di stampa multicanale di informazione e comunicazione italiana con sede nel Palazzo dell'Informazione a Roma.

Recent Posts

  • Video

Georgescu senza filtri da Carlson ▷ “Attualmente il presidente della Romania è Macron”

Calin Georgescu è stato intervistato dal giornalista ex Fox News Tucker Carlson. Il vincitore del…

10 ore ago
  • Featured

Patrizio Oliva risale sul “suo” ring con Dario Torromeo, dai dolori nascosti alle gioie mondiali (VIDEO)

Nato tra il carcere e il cimitero di Via Stadera, Patrizio Oliva ha imparato presto…

11 ore ago
  • Featured

Le agenzie di rating promuovono l’Italia, ma qualcosa non torna: il dettaglio che scopre gli altarini

Fitch Ratings conferma il rating dell’Italia a “tripla B” con outlook positivo, il che significa…

12 ore ago
  • Featured

Pfizer resuscita il Covid con la scusa del Giubileo ▷ Zambrano: “Inquietante, devono tenerlo vivo”

A Roma spuntano, in occasione del Giubileo, pubblicità della nota azienda farmaceutica Pfizer, protagonista durante…

13 ore ago
  • Spettacolo

Perché la scelta di HBO su Severus Piton è uno scivolone pubblicitario (e no, le etnie non c’entrano nulla)

Chiariamoci subito, perché quando si vanno a toccare certi argomenti c'è uno schema da rispettare,…

14 ore ago
  • Sport

Roma, taboo big match: dal 2019 il dato sugli scontri diretti è davvero preoccupante

Dopo 7 vittorie consecutive, la Roma ha inaugurato il ciclo 'mortale' dei big match con…

14 ore ago