Si prospettava un altro braccio di ferro tra il M5S e la Lega, forte del suo 34% ma con qualche grana in più in casa. E invece, al contrario di quanto accaduto con Armando Siri, l’ex sottosegretario leghista indagato per corruzione e casus belli di più di una tensione tra il Movimento e il Carroccio, il caso di Edoardo Rixi ha sì destato clamore, ma non è stato motivo di ulteriori divisioni in seno al governo gialloverde.
Ma chi è Edoardo Rixi? Cosa ha fatto e quale posizione è stata assunta recentemente dal leader del partito di cui fa parte, Matteo Salvini, quando ha visto consegnarsi sulla scrivania le dimissioni di un suo esponente di rilievo?
Edoardo Rixi: età e carriera politica
Nato a Genova l’8 giugno del 1974, il politico quarantacinquenne ha svolto gran parte della propria carriera politica nel capoluogo ligure. Nel 2002 è stato eletto consigliere comunale per l’allora Lega Nord, ricoprendo per tutta la legislatura anche l’incarico di capogruppo.
Sei anni più tardi, nel 2008, lo ritroviamo di nuovo tra le fila del Carroccio come candidato alle elezioni politiche, risultando tra i non eletti in Liguria per quanto concerne la Camera. La nomina a deputato arriva, tuttavia, nel 2010, in sostituzione del defunto Maurizio Balocchi.
Eletto alle elezioni regionali in Liguria 2010, svolge l’attività di capogruppo della Lega in Regione. Nel 2014 diventa vicepresidente federale della Lega Nord, un incarico che manterrà per due anni. Entra in consiglio regionale nel 2015, venendo nominato assessore allo Sviluppo economico e Imprenditoria.
L’impennata politica di Edoardo Rixi arriva nel 2018 con la nascita del governo gialloverde. Il politico genovese viene nominato prima sottosegretario, e poi viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti.
A seguito della sentenza di condanna di 3 anni e cinque mesi, emessa ieri dal Tribunale di Genova, con l’accusa di peculato e falso. Il giudice ha anche disposto la confisca di 56.807 euro e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici nei confronti del politico leghista.
Cosa ha fatto Rixi
La Procura di Genova ha, infatti, da tempo messo sotto inchiesta le spese effettuate in Regione Liguria. Stando a quanto emerge dalle indagini, durante il suo primo mandato in Regione, tra il 2010 e il 2012, Rixi e gli altri consiglieri regionali avrebbero fatto sparire dalle casse regionali centinaia di migliaia di euro, rimborsando o facendosi rimborsare acquisti come fiori, birre, viaggi e gratta e vinci. Alcune spese private sarebbero state figurate, in alcuni casi, come istituzionali.
Del secondo capo d’imputazione, peculato, il politico ligure risponde in concorso con gli allora consiglieri leghisti Francesco Bruzzone e Maurizio Tortorello. In particolare, Rixi avrebbe agevolato il collega leghista Bruzzone affinché riuscisse a intascare la somma di 9 mila 441 euro. La somma invece per agevolare Tortorello si fissa ai 42 mila euro.
Le dimissioni e la presa di posizione di Salvini
Poco dopo l’emissione della condanna, Rixi ha consegnato le proprie dimissioni dall’incarico al suo capo politico. “Ho sempre agito per il bene degli italiani” ha dichiarato il politico ligure, sottolineando di contare “sull’assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato ma per l’amore che provo per l’Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni“.
Nonostante quanto annunciato dopo la vittoria della Lega alle elezioni europee dal leader del Carroccio, il quale aveva reso noto che Rixi non si sarebbe dimesso, l’accordo di Governo con i pentastellati prevede le dimissioni per qualsiasi ministro riceva una condanna, anche solo di primo grado.
E’ possibile che questo passo indietro del vicepremier leghista e del suo fedelissimo sia dovuto anche a un tentativo di non forzare la mano e dare il via, dopo lo spinoso caso Siri, a un altro braccio di ferro con gli alleati di governo?
Che il Carroccio abbia optato per una via meno intrinseca, prendendo coscienza che la vicenda di Rixi non si sarebbe potuta sbrogliare politicamente in altro modo, se non con le dimissioni dello stesso viceministro?
Tuttavia, ringraziando Rixi “per l’incredibile lavoro svolto fino ad ora“, sottolineando che, da tempo ha “nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso“, Matteo Salvini ha deciso di nominarlo “responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute”.