“Non è questione di quello che voglio io, ma di quello che è giusto!” dice Due Facce, all’anagrafe Harvey Dent, dopo che il suo mondo è stato completamente sconvolto dall’ingiustizia.
Il personaggio dell’universo DC, ramo Batman, ideato da Bob Kane e Bill Finger, nonostante la gran sete di giustizia resta però un antagonista, un villain, a causa della sua visione di un mondo governato dal caso e dalle generalizzazioni che Dent fa sul bene e sul male.
Lo scippo
Cosa c’entra col caso Zaniolo?
Innanzitutto, come nei migliori fumetti, tutto è cominciato da un fatto scatenante, un torto, due criminali. E’ successo a Francesca Costa, mamma del trequartista romanista, scippata nella giornata di ieri in zona Eur. Strano che sia accaduto in pieno giorno in una zona così trafficata, “Torneremo a La Spezia e vedremo cosa fare“, ha detto la Costa, giustamente arrabbiata e ancora in preda al terrore.
Più noto alle cronache il successivo sfogo di Zaniolo su Instagram, terminato con una sentenza quasi da epitaffio: “Poi non lamentatevi“.
Una vicenda da fumetto, o da cinecomic come ne “Il Cavaliere Oscuro”, dove il biondissimo Harvey Dent, da paladino della città, diviene carnefice a causa della rabbia che l’ingiustizia gli provoca, innescando anche le generalizzazioni su ciò che è bene e ciò che è male.
Il biondissimo centrocampista della Roma, paladino giallorosso, è stato in questo senso un po’ il carnefice delle speranze della sua tifoseria, che in questo momento è martoriata dalle brutte nuove e da tremende iniquità.
Da vittima a carnefice
Se pensate che si stia sindacando su un furto o sulla reazione seguente (che ci sta) è utile chiarire meglio il paragone.
Non è strano che, come in qualsiasi città, anche a Roma esistano delinquenti e deviati, che ci sono, in numero differente, in qualsiasi complesso urbano. Nella Capitale, come a La Spezia (per citarne una). Piuttosto bizzarro è invece il fatto di minacciare in seguito ad un furto subìto da due soli individui un’intera tifoseria.
Lamentarsi di cosa esattamente? Lamentarsi perché?
Perché stai annunciando un possibile addio in seguito a un’azione delinquenziale (deplorevole, su questo non c’è dubbio) che chiunque può subire?
L’inganno di Due Facce
“O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo“, esclama Batman dopo la dipartita di Due Facce, rovinato dalle ingiustizie.
Le ingiustizie hanno segnato il suo volto ma anche quest’ultimo in un certo senso, ha lasciato che accadesse.
Molti allora potrebbero pensare che l’eroe che vaga nella lunga notte giallorossa si stia lasciando travolgere dagli eventi in piccolissima parte anche per suo volere.
Come è stato per Due Facce, stufo come non mai di combattere il male per difendere Gotham, rendendosi conto che si tratta di una causa persa.
Un epilogo tra i più amari nella storia del fumetto, quello del buono che diventa villain, del personaggio che dà speranza, poi diviene carnefice.
“Tutti hanno una scelta”
Sperano tutti che non accada anche stavolta, nella vita reale, nel caso di Zaniolo, vergognosamente derubato, ma che a differenza di persone meno fortunate ha scelta di dove stare, scelta di cosa fare, scelta di non prendere decisioni sull’onda di un episodio, di un’ingiustizia, di non diventare il cattivo, perché gli eroi, se sono tali, ragionano in modo diverso, perché “La mente può risentire di un evento traumatico. Ma un getto d’acido non è sufficiente a spiegare Due Facce.“